NON LASCIARTI INGANNARE
dal Buddha e dagli DeiNON LASCIARTI INGANNARE
dalla Via e dai Saggi
E se incontri uno di loro
Uccidilo!!!
Siediti serenamente.
Se tu avessi un ultimo istante....Se tu
non avessi altro che questo, questo istante, un solo ed ultimo istante. Se
durante quest’ultimo istante non avessi nient’altro da fare che sederti
silenziosamente, come ti siederesti? Con quale intensità? Che resterebbe di te
nella tua seduta? La luce e l’oscurità si contrastano come il piede anteriore e
quello posteriore quando camminiamo.
La luce e l’oscurità si contrastano in
questo mondo meraviglioso. C’è un infinità di contrasti: la notte, l’alba, il
giorno, il crepuscolo e tutto ciò che li separa... come anche nella nostra
vita, siamo degli esseri perfettamente capaci di provare allo stesso tempo
amore e odio, gioia e tristezza, collera ed entusiasmo, felicità e infelicità.
Ma qual’è la nostra verità? Quando i contrasti sono tutti accolti e amati, non
c'è più separazione. Così si eleva in noi la compassione, l’immensità e la
benevolenza verso tutti gli esseri.
La nostra vita é vasta come il piede
anteriore e quello posteriore quando camminiamo sulla strada accidentata,
quando corriamo sulla prateria fiorita, quando saltiamo felici nei ruscelli
primaverili, quando percorriamo quotidianamente l’asfalto delle nostre città.
Questa vita che non é né la strada accidentata, né la prateria, né il ruscello,
né l’asfalto. Questa vita forte perché accoglie tutte le sue fragilità e tutte
le sue bellezze. Forte poiché capace di
camminare sui sassi appuntiti, sul prato fresco e fiorito, sull’asfalto arido e
nel prorompente ruscello primaverile.
Non perdere il tuo tempo a voler essere
diverso, ma lascia i tuoi passi andarsene per il mondo capaci di percorrere
tutti i cammini che si presentano a te.
NON PERDERE IL TUO TEMPO
Estratto dal libro ‘Bere la luna e
cavalcare le nuvole’
Federico Dainin Jōkō Sensei
Commento di Taigō Sensei:
Queste bellissime riflessioni di Dainin
Sensei ci dicono che la vita è fatta di contrasti e di apparenti
contraddizioni.
Apparenti, perché noi le percepiamo
attraverso il filtro delle nostre paure, dei nostri pregiudizi, dei nostri
condizionamenti, ma non appena riusciamo a far cadere questi filtri, con i
quali osserviamo il mondo e la realtà della nostra stessa vita, allora ci
accorgiamo che le contraddizioni sono necessarie proprio come il piede avanti
ed il piede dietro quando muoviamo un passo.
In genere veniamo catturati e rapiti in
maniera dolorosa dai frammenti della realtà, ne vediamo sempre solo un
frammento e spesso solo quello che vogliamo vedere.
Lo Zazen ci insegna, ad osservare la
realtà nel modo più vasto possibile.
E’ come se noi volessimo osservare un
dipinto: se ci avviciniamo molto possiamo scorgere tanti piccolissimi dettagli;
magari soffermarci su di un dettaglio che può piacerci o non piacerci, può
piacerci o non piacerci quel singolo colore. Ma se noi prendiamo un distanza
facendo qualche passo indietro, ed è quello che facciamo quando al mattino
sediamo in Zazen, possiamo vedere l’intero disegno del quadro …
Tutte le sfumature, tutti i contrasti, i
chiaro scuri, assumono allora il loro valore; senza questi contrasti il dipinto
non esisterebbe.
Così in una sinfonia, se noi volessimo
scegliere solo le note che più ci piacciono, non esisterebbe più nessuna
sinfonia.
Lo Zazen ci insegna, giorno dopo giorno,
ad abbracciare le nostre contraddizioni. A capire che queste stesse
contraddizioni e quelle che consideriamo le nostre fragilità e i nostri difetti
non sono altro che i chiaroscuri dei colori con cui è dipinta la nostra vita.
Quindi non arriveremo mai a superare la
sofferenza e a godere della nostra vita pienamente se non impariamo ad
abbracciare tutte le sue sfumature, tutte le sue apparenti contraddizioni.
Oggi ho scelto questa calligrafia che mi
sembra in collegamento alla lettura.
[Taigo Sensei indica il carattere 'Wa']
Questo carattere è: ‘Wa’, ‘Armonia’.
Come sapete, sono immagini e quindi
possono essere lette ed interpretate in molti modi.
E’ composto da due radicali: quello a
sinistra rappresenta una spiga di grano che si flette e quello a destra
rappresenta una bocca, insieme rappresentano l’armonia.
Alcuni lo interpretano come la
flessibilità delle voci che si uniscono in un coro, altri come un pasto
delizioso che è frutto della perfetta armonia dei sapori..
Così come nella sinfonia di un coro che
è composta da tante voci diverse che si armonizzano e creano una bellezza e
l’armonioso suono che ne deriva va oltre le singole voci, altrettanto nel
preparare una buona pietanza, noi combiniamo gli ingredienti in maniera
sapiente, in modo che tutti i sapori si compenetrino e diano come risultato un
gusto delizioso. Sapori più acidi, più dolci, più salati, neutri, l’armonia è
comporre la differenza dei sapori, comporre la differenza delle voci, delle sfumature.
E così l’Armonia è frutto degli opposti;
non c’è nessuna armonia se non nella composizione degli opposti.
Questo è quello che ci hanno insegnato
le parole di Dainin Sensei e quello che ci insegna tutti i giorni lo Zazen.
Guardare alla nostra vita come un
disegno dalle mille sfumature.
Solo se siamo in grado di accettare
tutti i chiaroscuri e le contraddizioni apparenti, allora questo disegno di
completerà in maniera armoniosa, potremo goderne senza attende un altro momento
che non sia questo preciso momento per essere davvero felici, per vivere
pienamente la ricchezza della nostra vita.
Versione Francese:
NE TE LAISSE
PAS AVOIR PARLes bouddhas et les dieux
NE TE LAISSE
PAS AVOIR PAR
La voie et par les sages.
Et si tu rencontres l'un
D'entre eux, tue le.
Assieds-toi sereinement.
S'il t'était donné un dernier instant...
Si tu n'avais plus que cela.
cet instant, un seul et dernier instant.
Si pendant cet instant ultime, tu
n'avais rien d'autre à faire que de t'asseoir silencieusement, comment
t'assoirais-tu? Avec quelle intensité ? Que resterait-il de toi dans ton assise
?
La lumière et l'obscurité se contrastent
comme le pied avant et le pied arrière pendant que l'on marche.
La lumière et l'obscurité se contrastent
dans ce merveilleux monde. Il y a une infinité de contrastes : la nuit, l'aube,
le jour, le crépuscule et tout ce qui les sépare... Dans notre vie aussi, être
que nous sommes, nous sommes parfaitement capable d'éprouver à la fois amour et
haine, joie et tristesse, colère et enthousiasme, bonheur et malheur.
Mais quelle est notre vérité ? Lorsque
les contrastes sont tous accueillis et aimés, il n'y a plus séparation. Ainsi
s'élève en nous la compassion, l'immensité et la bienveillance envers tous les
êtres.
Notre vie est vaste, comme le pas avant
et le pas arrière pendant que l'on marche sur la voie rocailleuse, pendant que
l'on court dans la prairie fleurie, pendant que l'on saute heureux dans le
ruisseau printanier, pendant que l'on emprunte quotidiennenment le goudron de
nos villes.
Cette vie qui n'est ni la voie
rocailleuse, ni la prairie, ni le ruisseau, ni le goudron.
Cette vie forte parce qu'elle accueille
toutes ses fragilités et toutes ses beautés. Forte, parce que capable de
marcher sur les cailloux pointus, sur la pelouse fraîche et fleurie, sur le
goudron aride et dans le ruisseau éclatant du printemps.
Ne perds pas ton temps à vouloir être
différent, mais laisse tes pas s'en aller par le monde, capables d'emprunter
tous les chemins qui se présentent à toi.
Ne perds pas ton temps.
Extrait de "Boire la lune et chevaucher les nuages"
Federico Isahak Dainin Jôkô Sensei
Taigō Sensei:
Et voici ce que ce texte lui a inspiré
et qu'il.partage avec nous:
Ces belles réflexions de Dainin Sensei
nous disent que la vie est faite de contrastes et de contradictions apparentes.
Apparente, parce que nous les percevons
à travers le filtre de nos peurs, de nos préjugés, de nos conditionnements,
mais dès que nous parvenons à laisser tomber ces filtres, avec lesquels nous
observons le monde et la réalité de notre propre vie, alors nous nous rendons
compte que les contradictions sont nécessaires tout comme le pied avant et le
pied arrière lorsque nous faisons un pas.
Généralement nous sommes capturés et
kidnappés de manière douloureuse par les fragments de réalité, nous ne voyons
toujours qu'un fragment et souvent seulement ce que nous voulons voir.
Zazen nous apprend à observer la réalité
de la façon la plus vaste possible.
C'est comme si nous voulions observer
une peinture: si nous nous rapprochons, nous pouvons voir de nombreux petits
détails; peut-être s'attarder sur un détail que nous pouvons aimer ou détester,
nous pouvons aimer ou détester cette seule couleur. Mais si nous prenons une
distance en reculant de quelques pas, et c'est ce que nous faisons lorsque nous
nous asseyons en Zazen le matin, nous pouvons voir toute l'image du tableau …
Toutes les nuances, tous les contrastes,
les couleurs claires et sombres prennent alors leur valeur; sans ces
contrastes, la peinture n'existerait pas.
Donc dans une symphonie, si on ne
voulait choisir que les notes qu'on aime, il n'y aurait plus de symphonie.
Zazen nous apprend, jour après jour, à
embrasser nos contradictions. Comprendre que ces mêmes contradictions et ce que
nous considérons comme nos faiblesses et nos défauts ne sont que le
clair-obscur des couleurs avec lesquelles notre vie est peinte.
Ainsi, nous n'arriverons jamais à
surmonter la souffrance et à profiter pleinement de notre vie si nous
n'apprenons pas à embrasser toutes ses nuances, toutes ses contradictions
apparentes.
Aujourd'hui, j'ai choisi cette
calligraphie qui me semble liée à la lecture.
Cet idéogramme est: «Wa», «Harmonie».
Comme vous le savez, ce sont des images
et peuvent donc être lues et interprétées de plusieurs manières. Il est composé
de deux radicaux: celui de gauche représente un épi de blé qui fléchit et celui
de droite représente une bouche, ensemble ils représentent l'harmonie.
Certains l'interprètent comme la
flexibilité des voix qui se rejoignent dans un chœur, d'autres comme un
délicieux repas qui est le résultat de la parfaite harmonie des saveurs.
Tout comme dans la symphonie d'un chœur
composé de nombreuses voix différentes qui harmonisent et créent une beauté et
le son harmonieux qui en dérive va au-delà des voix individuelles, tout comme
dans la préparation d'un bon plat, nous combinons les ingrédients
judicieusement, de sorte que toutes les saveurs s'interpénètrent et donnent un
goût délicieux. Arômes plus acides, plus doux, plus salés, neutres, l'harmonie
est de composer la différence des saveurs, de composer la différence des voix,
des nuances. Et donc l'harmonie est le fruit d'opposés; il n'y a d'harmonie que
dans la composition des contraires.
C'est ce que les paroles de Dainin
Sensei nous ont appris et ce que Zazen nous enseigne chaque jour.
Regardez notre vie comme une peinture
aux mille nuances.
Ce n'est que si nous sommes en mesure
d'accepter tous les clair-obscurs et les contradictions apparentes, que ce
dessein se terminera de manière harmonieuse, pourrons-nous en profiter sans
attendre un autre moment qui n'est pas ce moment précis pour être vraiment
heureux, pour vivre pleinement la richesse de notre vie.
© Tora Kan Dōjō
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