lunedì 24 aprile 2017

Schegge Budo e Zen - 24 aprile 2017





















"Se la tua mente non è proiettata nelle tue mani, anche diecimila tecniche saranno inutili."

Yamaoka Tesshu



"È essenziale purificare e armonizzare la vita con il lavoro, e non perdere di vista né l'assoluto né il pratico.
Maneggiate anche una singola foglia di verdura in modo tale che manifesti il corpo del Buddha. [...]"

Dōgen Zenji, Tenzo Kyōkun (Istruzioni a un cuoco Zen)




"La Pratica dello Zen è mangiare, respirare, cucinare, trasportare acqua, e pulire i gabinetti... riempire ogni azione del corpo, della parola e della mente con la consapevolezza, per illuminare ogni foglia o sasso, ogni mucchio di spazzatura, ogni percorso che conduce la nostra mente al suo ritorno a casa."

Thich Nhat Han



"Qualche anno fa ad Okinawa dopo aver praticato Zazen sotto la preziosa guida di Sakiyama Sōgen Roshi, il Maestro si offrì di rispondere a domande. Poche domande furono significative e Sakiyama Roshi rispondeva spesso usando la definizione 'un miglior essere umano'.
Finalmente qualcuno chiese: 'cosa intende con: un miglior essere umano?'
Sakiyama Roshi rispose disegnando con il dito un cerchio nell'aria: 'un uomo pieno, completo, che sa di non essere solo.'
Essere umano in giapponese si dice: ningen 人間
Nin=uomo
Gen= spazio, relazione
Noi non esistiamo se non nella relazione.
Risveglio è divenire consapevoli della realtà dell'interdipendenza e vivere di conseguenza."

P. Taigō Spongia Sensei



"Eterno reduce
ritorno a casa,
ma senza di me..."

Alessandro della Ventura













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martedì 18 aprile 2017

Schegge Budo e Zen - 18 aprile 2017



 
"Confusione, paure personali e presunzione possono presentarsi. Per combatterle, devi risollevare le tue energie con un forte grido di battaglia."

Shozo Kato Sensei



"Hai mai fatto l’esperienza di fermarti del tutto,
di essere così totalmente nel tuo corpo,
di essere così totalmente nella tua vita
che quel che già sapevi e quello che non sai,
e quel che è stato e quel che ancora deve essere,
e le cose come stanno proprio ora
non ti danno neanche un filo d’ansia o disaccordo?
Sarebbe un momento di presenza totale,
al di là della lotta, al di là della mera accettazione,
al di là della voglia di scappare o sistemar le cose o tuffarcisi dentro a testa bassa:
un momento di puro essere, fuori dal tempo,
un momento di pura vista, pura percezione,
un momento nel quale la vita si limita a essere,
e quell’ 'essere' ti prende, ti afferra con tutti i sensi,
tutti i ricordi, fin dentro i geni,
in ciò che più ami,
e ti dice: benvenuto a casa..."


Jon Kabat Zinn



"Senza desideri qualunque cosa è sufficiente.
Cercando, si impoveriscono miriadi di cose.
Semplice verdura può placare la fame.
Una veste rattoppata è abbastanza per coprire questo vecchio corpo piegato.
Solitario, cammino con un cervo.
Allegramente, canto con i bambini del villaggio.
Il ruscello sotto il dirupo purifica le mie orecchie.
Il pino sulla cima del monte riempie il mio cuore."

Daigu Ryōkan




"Siamo stati abituati, dalla nostra educazione mercantile, a concepire il risultato come il prodotto di uno sforzo.
Se ci siamo impegnati ci aspettiamo un buon risultato e aspettiamo una medaglietta in contraccambio.
Nella pratica Zen la 'Realizzazione' è prima, all'origine del nostro stesso applicarci.
Ci applichiamo al nostro esercizio perché è la nostra vita, la nostra Realizzazione.
Questo in ogni ambito ma in Zazen diviene estremamente evidente.
Se sedete in Zazen in cerca di qualcosa, della serenità ad esempio, la serenità vi sfuggirà, malgrado ogni sforzo potrete aver espresso.
Il tentativo di afferrare qualcosa fa sì che questa sfugga.
Al momento del suo Risveglio il Buddha comprende intimamente che l'interrelazione di tutte le esistenze è già in piena, perfetta armonia.
Pertanto il nostro sforzo deve essere l'accettazione e l'espressione di questa concordia fondamentale che, qualunque cosa accada, non viene mai meno.
Quindi il nostro sforzo non è nella misura di aggiungere o togliere qualcosa altrimenti sarà vano."

P. Taigō Spongia Sensei



"Scivolar via dalle innumerevoli parole della furbizia.
Avere orecchie per ascoltare e rimanere.
Dov'è che dell'es-senza rimane l'essenziale?
Risplende nuova vita in ogni dove senza fare rumore.
Senza consenso né compenso, senza clamore.
Posso ancora imparare a fare a meno di me."


Monica De Marchi








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lunedì 10 aprile 2017

Schegge Budo e Zen - 10 aprile 2017





















"La spada e la mente devono essere uniti. La tecnica da sola è insufficiente. Lo spirito da solo non è abbastanza."

Jirōkichi Yamada Sensei




"È più difficile provare il senso del mistero contemplando una battaglia (e tuttavia pensare all'assurdità dell'esistenza delle persone e delle società e delle loro lotte - il più visibile vessillo di vittoria che il mistero può vantare dentro il nostro pensiero) che guardando il sasso di una strada. Perché quel sasso, non suscitando in noi altra idea se non che quel sasso esiste, può solo suscitare, di conseguenza, l'idea del mistero della sua esistenza.
Benedetti siano gli istanti, e i millimetri, e le ombre delle piccole cose, ancora più umili delle cose stesse! Gli istanti, i millimetri! Quale impressione di meraviglia e di coraggio mi provoca la loro esistenza, gli uni accanto agli altri così ravvicinati in un metro. A volte soffro e godo per queste cose. E ne sono goffamente orgoglioso."

F. Pessoa




"Muoviti con calma, come un fiore che fiorisce nel mezzo di un fuoco ruggente, e con forza trafiggi i cieli."

Yamaoka Tesshu Sensei



"Nell’esercizio della nostra vita l’accuratezza del gesto è di fondamentale importanza.
Nello Zen Sōtō questa pratica attenta ai più piccoli dettagli, alla bellezza e puntualità del gesto è detta:  Menmitsu no Gyōji.
Ogni gesto non sarà mai una mera ‘ripetizione’ perché il nostro atteggiamento dovrà essere quello del ripetere-rinnovando.
Ad ogni respiro nasciamo e moriamo, come possiamo pensare di aver già compiuto questo gesto?
Ogni momento, il consumarsi fino in fondo di ogni azione, è piena rinascita.
Consumarsi nella pienezza dell’unità del corpo e della mente, liberi da noi stessi.
Come una torcia che brucia bene, senza lasciare scorie, nessuna traccia, così sarà trascorsa la nostra vita."

P. Taigō Spongia Sensei




"Paradossalmente più sei presente e meno lasci traccia lungo il tuo cammino. È come scrivere sull'acqua... Cosa rimane? L'acqua..."

Alessandro della Ventura










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venerdì 7 aprile 2017

L'Etica del Bushidō - Clip Video della Lezione del Prof. Mario Polia



Questo breve clip video offre un assaggio di quel che è stata la straordinaria lezione tenuta dal Prof. Mario Polia al Tora Kan Dōjō il 4 Marzo 2017.
Durante la lezione il Prof. Polia ha illustrato la sua splendida opera: ‘L’Etica del Bushido’ Ed. Il Cerchio.
La lezione di circa due ore di durata sarà pubblicata come testo appena pronta sul nostro blog:
http://iogkfitalia.blogspot.com

Mario Polia, storico, antropologo, etnografo, e archeologo, specialista in antropologia religiosa e storia delle religioni
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Mario_Polia



lunedì 3 aprile 2017

Schegge Budo e Zen - 3 aprile 2017




















"La via delle armi priva della capacità di contemplare la bellezza, comunque e dovunque si presenti, incapace di lasciarsi penetrare da essa, diviene via dei dèmoni, cammino all'abisso. Coltivare il corpo perché sia sempre pronto ad eseguire il suo dovere non è una disciplina a sé: fa parte dell'assidua coltivazione dello spirito. La disciplina delle arti marziali nasce dalla disciplina dello spirito. Sarebbe inutile coltivare sapientemente la terra quando si impedisca al sole di fecondarla."

Mario Polia, L'etica del bushidō


"Il canto degli uccelli, le voci degli insetti, sono mezzi mediante i quali la verità si fa largo nella mente.
Fiori ed erbe sono, ai nostri occhi, messaggeri della Via ().
Chi ha fame di verità se è puro e ha limpida la mente, sereno e aperto il cuore in ogni cosa incontra il suo alimento."

Saikontan, 232



"Se pensate di avere una capacità '10', tutto ciò che arriva Sino a '9,9' vi sembra possibile, e la sensazione 'non posso' nasce quando vi viene affidato un compito di valore '10,1'. Una persona pronta a ritenere un compito impossibile non farà mai nulla che superi il valore '10'. Tale persona non migliorerà mai. Per questa ragione non dovete mai pensare 'non posso'. Qualunque richiesta vi faccia il maestro, in un modo o nell'altro, dovete soddisfarla. Sforzandovi inflessibilmente di riuscirci salite sempre più in alto (10,1 - 10,2 - 10,3 ...) e a poco a poco sviluppate per la prima volta una capacità che non avreste mai creduto di poter avere [...]. La volontà umana è molto debole. Se non ci discipliniamo, non possiamo contare sulla nostra forza di volontà. Riprendere il controllo in qualunque circostanza del proprio io sconvolto e ritornare alla mente iniziale..."

Soho Morinaga Roshi


"Al risveglio di una nuova primavera, solo, semplicemente seduto, osservo il clamore e l'affanno dell'uomo."

P. Taigō Spongia Sensei


"Amorevole, attento, presente, ti siedi, senza motivazione alcuna. Non ti siedi per un motivo particolare, godi semplicemente la bellezza di sederti senza far nulla."

Monica De Marchi