sabato 28 ottobre 2023

Permettete che sia così com'è




Domanda: Non è possibile attrarre solo condizioni positive nella nostra vita? Se il nostro atteggiamento e il nostro pensiero sono sempre positivi, manifesteremo solo eventi e situazioni positive, vero?

Eckhart Tolle: Sai veramente cosa è positivo e cosa è negativo? Avete il quadro completo? Ci sono state molte persone per le quali la limitazione, il fallimento, la perdita, la malattia o il dolore, in qualsiasi forma, si sono rivelati il loro più grande maestro. Ha insegnato loro a lasciare andare le false immagini di sé e gli obiettivi e i desideri superficiali dettati dall'ego. Ha dato loro profondità, umiltà e compassione. Li ha resi più reali. Ogni volta che ti succede qualcosa di negativo, c'è una profonda lezione nascosta al suo interno, anche se al momento non la vedi. Anche una breve malattia o un incidente possono mostrarvi ciò che è reale e irreale nella vostra vita, ciò che alla fine conta e ciò che non conta. Viste da una prospettiva superiore, le condizioni sono sempre positive. Per essere più precisi: non sono né positive né negative. Sono come sono. E quando si vive nella completa accettazione di ciò che è - che è l'unico modo sano di vivere - non c'è più "buono" o "cattivo" nella vostra vita. C'è solo un bene superiore - che include il "male". Visto dalla prospettiva della mente, tuttavia, c'è bene-male, piacere-disprezzo, amore-odio. Perciò, nel Libro della Genesi, si dice che Adamo ed Eva non poterono più abitare in "paradiso" quando "mangiarono dell'albero della conoscenza del bene e del male".

Domanda: Questo mi suona come negazione e autoinganno. Quando qualcosa di terribile accade a me o a qualcuno vicino a me - incidente, malattia, dolore di qualche tipo o morte - posso fingere che non sia brutto, ma rimane il fatto che è brutto, quindi perché negarlo?

Tolle: Tu non stai fingendo nulla. State permettendo che sia così com'è, tutto qui. Questo "permettere di essere" vi porta al di là della mente con i suoi schemi di resistenza che creano le polarità positivo-negativo. È un aspetto essenziale del perdono. Il perdono del presente è ancora più importante del perdono del passato. Se perdonate ogni momento - permettete che sia così com'è - allora non ci sarà nessun accumulo di risentimento che dovrà essere perdonato in un secondo momento. Ricordate che qui non stiamo parlando di felicità. Per esempio, quando una persona cara è appena morta, o sentite che la vostra morte si avvicina, non potete essere felici. È impossibile. Ma si può essere in pace. Ci possono essere tristezza e lacrime, ma a condizione che abbiate rinunciato alla resistenza, sotto la tristezza sentirete una profonda serenità, un'immobilità, una presenza sacra. Questa è l'emanazione dell'Essere, questa è la pace interiore, il bene che non ha un opposto.

Eckhart Tolle

tratto dalla pagina FB Ekhart Tolle e i Testimoni della Verità
















#karatedo #okinawagojuryu #artimarziali #torakandojo #torakan #taigospongia #iogkf  #karateantico #karatetradizionale #zen #zazen #zensoto #karate #artimarziali #budo #kenzenichinyo #bushido #dojo #taigosensei #gojuryu #karatedo #meditazione #buddhismo #kenzenichinyo #kenzenichinyoblog #taigokoninsensei #eckharttolle #tolle #perdono #dolore #malattia #buono #cattivo #bene #male

giovedì 19 ottobre 2023

L'educazione del cuore nel Dôjô

 



L'educazione del cuore passa attraverso linguaggi mitico/simbolici che da tempo sono stati completamente abbandonati tanto nell'educazione scolastica quanto in quella familiare.

Eppure quel che nutre i principi morali dei giovani sono modelli mitici, eroici... assimilati attraverso la letteratura, le tradizioni familiari, sociali...

L'abbandono delle tradizioni, con i suoi racconti, i suoi riti di passaggio, i suoi miti ha determinato un vuoto incolmabile che i giovani cercano di riempire spesso dirigendosi in pericolose direzioni prendendo a prestito modelli tutt'altro che educativi.

La pratica dell'arte marziale può colmare questo pericoloso vuoto.

In un Dôjô tradizionale durante la pratica si utilizzano costantemente e sapientemente linguaggi mitico/simbolici attraverso gestualità e riti, prove iniziatiche, esperienze arcaiche, che offrono efficaci mezzi di conoscenza di sé e dell'altro, che permettono di assimilare inconsciamente principi etici e fare potenti esperienze formative.

Si tratta di luoghi davvero di un valore inestimabile, quanto mai necessari oggi per colmare il drammatico vuoto educativo.

I veri Dôjô purtroppo sono pochi, pochissimi, richiedono da parte dell'Insegnante di essersi formato rigorosamente e sinceramente sotto la guida di un maestro in una tradizione autentica che gli abbia trasmesso efficacemente la maestria nell'utilizzo di questi linguaggi, una maturità e delle capacità e competenze che nessuna 'federazione' può trasmettere e riconoscere con degli stage del fine settimana.

I Dôjô non hanno nulla a che vedere con le 'palestre' dove si scimmiotta malamente una gestualità marziale praticando un gioco sportivo.

E' per questo che il Karate tradizionale dovrebbe essere protetto come un inestimabile tesoro culturale ed educativo ed uscire dal ghetto dello sport (a breve ci aspettiamo il riconoscimento del Karate di Okinawa nell'Unesco).

Lo sport ha in gran misura fallito il suo progetto educativo diventando solo una fabbrica di 'campioni a temine' per i quali la vittoria con ogni mezzo è l'obiettivo primario per il quale sono sacrificati educazione morale ed anche la stessa educazione fisica che, nell'esasperazione agonistica, arriva a devastare il corpo e la psiche degli atleti.

 Taigō Spongia Sensei


© Tora Kan Dōjō


#karatedo #okinawagojuryu #artimarziali #torakandojo #torakan #taigospongia #iogkf  #karateantico #karatetradizionale #zen #zazen #zensoto #karate #artimarziali #budo #kenzenichinyo #bushido #asdtorakan #taigosensei #educazione #dojo

sabato 14 ottobre 2023

Il Buddha ciccione

 


Ecco la storia di Hotei il sorridente monaco ciccione, così la fate finita di pensare al Buddha come un ciccione... Il Buddha era magro, l'illuminato ciccione era Hotei.


In Giappone si tramanda la storia di Hotei, il Buddha che ride. 

Il suo insegnamento si riassumeva tutto nella risata. 

Si spostava da un posto all’altro, da una piazza del mercato all’altra. 

Si metteva nel mezzo del mercato e iniziava a ridere: era il suo sermone.

La sua risata era contagiosa, coinvolgente; era una vera risata. 

Lo stomaco gli pulsava, ballava al suono di quella risata. Si rotolava per terra, ridendo. 

La gente si raccoglieva, e poi si metteva a ridere, e la risata si diffondeva, diventava un’onda che travolgeva l’intero villaggio: tutti ridevano.

La gente aspettava sempre che Hotei passasse dal loro villaggio perché portava felicità e benedizioni incomparabili. 

Non pronunciò mai una sola parola. 

Lo interrogavi su Buddha e lui rideva; 

gli chiedevi dell’illuminazione e lui scoppiava a ridere, gli chiedevi qualcosa sulla verità e lui rideva. 

Il suo unico messaggio era la sua risata.


© Tora Kan Dōjō


#karatedo #okinawagojuryu #artimarziali #torakandojo #torakan #taigospongia #iogkf #karateantico #karatetradizionale #zen #zazen #zensoto #karate #artimarziali #budo #kenzenichinyo #bushido #asdtorakan #taigosensei #gojuryu #Hotei