"L'illuminazione è lo zazen del Buddha. [...] Lo zazen non è un mezzo per
un fine. [...]
L'illuminazione viene prima, e significa semplicemente essere presenti. Se
volete essere quello che volete essere, siate presenti. Semplicemente state
dritti sulle vostre gambe, stabili, e in quello stesso momento il vostro sforzo
si trasforma in pratica. Poi, a partire da questa pratica, verrà in
seguito l'insegnamento. [...]
Lo zazen è semplicemente essere presenti nel processo dello zazen stesso;
questo è shikantaza. Non è qualcosa che acquisite dopo aver fatto zazen. Non è
un concetto del processo; è concentrarsi sul processo in sé. È molto difficile
da capire, perché anche se siamo sempre nel processo non ci concentriamo su
quello. Ci sono anche molte scuole buddhiste che ancora trattano il Buddhismo
come un concetto. Ma il vero Buddhismo è concentrarsi completamente sul
processo in sé. Il processo siete voi. [...]
La mente è tranquillità; significa pace e armonia. Cosa c'è che non va nella
mente? Non c'è nulla che non vada. Quello che invece non va è che per molti
anni abbiamo dato alla nostra mente l'opportunità, il contesto, le circostanze,
per diventare una mente scimmia. Mente scimmia significa una mente che si
estroverte sempre, in molte direzioni, sempre a caccia di cose divertenti ed
eccitanti. Se lasciamo sempre che la mente se ne vada per conto suo, alla fine,
prima ancora di accorgercene, ci troviamo ad andare in una direzione diversa da
quella che credevamo [...]. Ecco perché dobbiamo fare attenzione alla mente.
[...]
Sedersi per sedersi è semplicemente il processo dello zazen in sé; è esattamente
vita e morte. Se guardiamo alla nostra vita, lo vediamo chiaramente. Quante
volte, nella nostra vita, abbiamo sentimenti di felicità e di infelicità, di
favore e contrarietà, di successo e fallimento? Infinite volte. E però siamo
vivi. Indipendentemente dal nostro risvegliarci all'importanza che riveste
l'essenza, della vita umana, fondamentalmente siamo in pace e in armonia. In
altre parole, la nostra vita è semplicemente un perpetuarsi del vivere, tutto
qui, un costante 'essere in vita'. Ecco perché ognuno di noi può sopravvivere,
a prescindere da cosa accade. È uno sforzo da parte nostra che ci rende
possibile restare in vita per venti o quarant'anni? No. È il nostro giudizio?
No. A rigor di termini, è semplicemente il perpetuarsi del divenire tutt'uno
con il processo del vivere, nient'altro. Questa è l'essenza del vivere. La
verità del vivere è semplicemente vivere. È una pratica molto semplice. [...]
Lo shikan taza è 'sedersi e semplicemente essere presenti' proprio adesso,
proprio qui. Diventare tutt'uno con l'essere presenti. È un processo continuo.
[...] Dobbiamo essere il processo. [...] Qualunque cosa accada, non c'è altro
da fare che restare immersi nel processo continuamente. [...]
Perché creiamo le circostanze che incoraggiano la mente a diventare una mente
scimmia? In realtà, non c'è motivo; è ciò che chiamiamo ignoranza. Ma se dico
che è l'ignoranza a confondere la mente, immediatamente cerchiamo di trovare
l'ignoranza. [...] Per quanto ci sforziamo di trovare l'ignoranza in questi
termini, non ci riusciamo. L'ignoranza è qualcosa di cui possiamo cogliere il
gusto attraverso la verità che vivere è semplicemente vivere. [...]
Quando si svegliava al mattino, il maestro zen Gonmyo si diceva sempre:
«Buongiorno!». E aggiungeva: «Tutto a posto? Sì, sto bene stamattina». Poi si
diceva: «Non farti imbrogliare». Che significa 'bene'? 'Bene' non è un
concetto. È in realtà il processo del vivere adesso, proprio adesso, proprio
qui. Questa vita deve essere in pace e in armonia, completamente al di là di pace
o non-pace, di armonia o non-armonia. È pace perfetta. Questo è ciò che
chiamiamo 'bene'. Il maestro zen Gonmyo dice «bene» e «non farti imbrogliare»,
perché andiamo sempre a caccia di qualcosa, siamo sempre alla ricerca di
qualcosa. [...]
Chi è che è vivo momento per momento? Se non comprendiamo questo creiamo una
grande frattura. Qualunque cosa pensiamo, lasciamola andare. Allora cosa resta?
Non c'è altro da fare che tenere la bocca chiusa e farlo. Allora vedremo molte
cose in una prospettiva ampia e universale. Il mondo intero entra nel nostro
zazen. Questa è la verità che vivere è semplicemente vivere. Con gran
naturalezza, l'insegnamento viene dalla nostra vita"
Tratto da Ritorno al silenzio di Dainin Katagiri Roshi
brano già pubblicato a questo link
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