lunedì 24 dicembre 2018

Impara il linguaggio della vita





''Perché c'è tanta violenza in questo mondo? Perché la maggior parte della gente è piena di violenza dentro di sé. Perché c'è tanta ostilità, tanta guerra nel mondo? Perché la gente è pronta a uccidere o a farsi uccidere; perché per secoli ci hanno insegnato a morire... non ci hanno insegnato a vivere. Vi hanno chiesto di morire per la patria, di morire per la bandiera, per la religione, per la chiesa, per la moschea, per il tempio. Ma nessuno vi ha mai chiesto di vivere. Vi chiedono di morire per un pezzo di stoffa che chiamano bandiera, per questo straccio vogliono che sacrifichiate la vita che è un dono di Dio.
Vi chiedono di morire per dei confini nazionali stabiliti da politicanti impazziti... ma non vi permettono di vivere in questo enorme tempio di Dio, illuminato dalle stelle del cielo e dalla luna e dal sole, che si riempie di milioni di fiori quando è primavera.
Il mio messaggio è:
Vi hanno insegnato il linguaggio della morte: la politica parla il linguaggio della morte. Dice: uccidi e fatti uccidere. Io insegno la ribellione; io dico: non fatevi uccidere e non uccidete nessuno... vivete! E fate vivere gli altri. Perché non basta vivere, bisogna anche fare qualcosa per far vivere gli altri. Questi pochi giorni che abbiamo sono preziosi, sono un dono di Dio: non sprecateli.
Imparate invece il linguaggio della vita e abbandonate il linguaggio della morte, vivete in modo totale e vivete con tutta la vostra intensità, vivete imparando il linguaggio della vita, la vostra vita deve diventare una fiamma. Anche se vivete un solo momento, quel momento deve essere di una intensità tale da riuscire a divenire tutta l’eternità.
Se il mondo impara a intonare la canzone della vita, a suonare il flauto dell'esistenza, sarà una rivoluzione, e una rivoluzione senza precedenti. E questa rivoluzione non può venire tradita, perché non è un reagire contro, non avviene in reazione a qualcosa. Noi non combattiamo contro nessuno, stiamo semplicemente dissipando il buio dentro di noi, siamo impegnati nel compito di rimuovere i sassi ed i massi, in modo che il fiume possa ricominciare a scorrere, perché l'oceano non è lontano... Il fiume che smette di scorrere, arriverà certamente sull'oceano.''

OSHO, 1979


© Tora Kan Dōjō







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