sabato 2 aprile 2022

Cogliere l'Energia Vitale

 



COGLIERE L'ENERGIA VITALE

 

(Tratto da "Lo sviluppo dello Shodoka" di Kodo Sawaki Roshi)

 

I diciassette caratteri cinesi da "Non vedi" a "il vuoto corpo dell'illusione è il corpo del Dharma" possono essere considerati l'introduzione di Yoka Daishi.

I Maestri del passato ritenevano anche che soprattutto i due versi "la vera natura dell'ignoranza è la Natura di Buddha" e "il vuoto corpo dell'illusione è il Corpo del Dharma" sono la sintesi dello Shòdòka. Una sintesi che ha la forma di una coppia di versi.
Due frasi per una sintesi. Cioè:

"L'assoluta natura del sè, vuota, viene e va Il corpo illusorio, vuoto, nasce e muore".

Solo per un Buddha gli esseri illusi ed il Buddha sono una cosa sola. L'Uno prende contemporaneamente la forma degli esseri illusi e del Buddha. Il Corpo del Buddha ed il corpo vuoto dell'illusione non sono separati, ma sono la stessa natura del sè.

Il Corpo del Dharma è il corpo vuoto dell'illusione. 
Il corpo vuoto dell'illusione è il Dharma.

Non è difficile tenere conferenze a proposito dei Sutra, Non richiede una grande formazione accademica; Penso che, con l'evolversi della cultura, probabilmente si creeranno delle stazioni radio per la registrazione su nastro dei testi accademici. Non ci vorranno certo diecimila anni: forse solo cento o duecento.

È una noia leggere i libri. L'unico sistema che ci permette di chiudere gli occhi ed ascoltare anche in pubblico quello che vorremmo leggere, è una buona registrazione. Come girando il sintonizzatore di una radio, classificando adeguatamente queste registrazioni, saremo in grado di rintracciare esattamente il capitolo, il paragrafo e la frase che desideriamo ascoltare.

Poi gli apparecchi si faranno sempre più piccoli. Forse potremo metterceli in tasca ed ascoltare un testo accademico ovunque lo desideriamo, in piedi o sdraiati. In vista di un esame, non avremo più bisogno di raccogliere grandi quaderni di appunti e memorizzarli alla perfezione, come accade oggi. Quando le cose saranno a questo livello, non sarà più un problema imparare.

tuttavia siamo noi, noi stessi, al di fuori dei cosiddetti "oggetti di studio" che possediamo il Buddha-Dharma. La scolastica che viene definita Buddha-Dharma, quella può facilmente essere incisa su nastro, ma la nostra autentica natura di Buddha-Dharma, che è la reale vitalità umana, quella non potrà mai essere incisa su un nastro.

Un proverbio: "Anche se non ha mangiato nulla, il Samurai porta dignitosamente uno  stuzzicadenti tra le labbra".

Le gesta dei Samurai erano molto interessanti. Avevano vita.
Penso non sia mai esistita un'educazione pari a quella dei Samurai Giapponesi. Nella loro vita, non avevano bisogno di nulla. Se avevano lo stomaco vuoto, lo sopportavano così. Se non avevano mangiato nulla, non si lamentavano comunque. Perciò esistevano uomini come Senmatsu, che diceva: "Anche se il mio stomaco è vuoto, non dirò che ho fame". 
La vita dei Samurai era gioiosa. E non si trattava solo di gioia.
In questo atteggiamento scoprivano il trucco di una solida chiarezza.
È il risultato che ha avuto la pratica Zen sui Samurai.

A questo proposito, i vari clan si disputavano circa il modo di intendere il Bushido - la Via del Samurai. 
Anche se si creasse una perfetta stazione radio per registrazioni di tipo accademico, lo Zen - con la sua speciale trasmissione al di fuori delle scritture, e la sua non-dipendenza da parole e lettere- non potrebbe mai essere registrato.

I Samurai, appunto, erano in possesso di questa natura non registrabile, questa energia vitale di esseri umani.

Nel Bushido Hagakure c'è un detto: "Fare il bene è sopportare". Se volessimo dare una complicata spiegazione etica o psicologica di questo, saremmo talmente fuorviati da non poter più muovere neppure un dito. Non c'è fine a questo.
Quando ci 
interroghiamo per sapere che cosa è veramente una buona azione, ci troviamo in un vero e proprio impasse. Perciò, per questo dilemma, la risposta più sensata forse è proprio: "Fare il bene è sopportare".
Questa è la speciale trasmissione al di fuori delle 
scritture e indipendente da parole e lettere dello Zen "La vera Natura 'dell'illusione è il Corpo del Dharrna" significa proprio questo.

Qui troviamo il sentimento di Yamamoto Jocho, l'autore dell'Hagakure, quando scrisse:
"Quanto dista dal nostro mondo fugace, questo ciliegio di montagna?".

Il corpo vuoto dell'illusione ed il Corpo del Dharma sono ad una distanza infinita. È la differenza tra la presenza della vita e la sua assenza. È la distanza con il Paradiso.

Ci si aspettava che Yamamoto Jocho si suicidasse quando il suo signore morì, e invece continuò a vivere, ritirandosi dal mondo.'
Veramente aveva colto la vita.

Il profondo significato di "Quanto dista dal nostro mondo fugace questo ciliegio di montagna?" non può essere compreso da coloro che non sanno cogliere il respiro della vita.
Questo genere di individui sono contenti solo quando parlano di soldi ...

"Quanto dista dal nostro mondo fugace, questo ciliegio di montagna?". Bene, qualcuno riesce a percepire che questo verso esprime la vera sostanza dello Shodoka.

Non solo la sostanza 
dello Shodoka, ma l'essenza stessa dello Zen, ed il valore assoluto del Buddha-Dharma.

Veramente, è un verso molto delicato.

 

 © Tora Kan Dōjō
















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