Si parte ogni giorno; da quello che resta.
Dobbiamo imparare a fare le cose come se
fossero le ultime.
La nostra vita è piccolissima, sta nel
palmo di una mano, sta a noi decidere se chiuderla a pugno o tenerla bene
aperta.
Non parlo del futuro dell'umanità, parlo
della qualità delle nostre vite che per un cinquanta per cento dipende da noi.
I miei più cari amici, per esempio, sono
stati maestri nel vivere partendo ogni giorno da ciò che restava. Forse io l'ho
capito troppo tardi.
Loro sono stati per me dei filosofi
involontari, filosofastri.
Diceva Macedonio Fernandez: "Guarda
quello lì, un povero diavolo, un misto di buffone e filosofastro".
Credevo fossero dei rinunciatari, oggi
ho capito che erano loro i vincenti. Avevano saputo indirizzarsi verso la
'pacifichezza' del vivere, rifiutavano il combattimento, hanno vissuto senza il
bisogno di farsi vedere, senza dover passare dall'eccitazione degli altri per
guadagnarsi la propria.
Io li vedevo come dei perdigiorno (lo sono
stato anch'io), invece avevano capito tutto, avevano capito che non serve
questo combattimento perenne.
San Paolo lo chiama 'il buon
combattimento'.
Loro ci avevano rinunciato e anch'io ho
imparato che in quella lotta non c'era nulla di buono.
Il 'buon combattimento' di san Paolo
oggi giorno è diventato feroce combattimento.
Tu pensa a quante teste sarebbero capaci
di offrire sapienze esistenziali al genere umano.
Se sei un pensatore, scrittore,
filosofo, cosa devi fare?
Devi mettere a disposizione degli altri
quello che hai acquisito.
La tua filosofia e il tuo pensiero
devono essere pratici, utili a qualcuno.
Soprattutto espressi in modo semplice.
Ho sempre creduto che il valore più
grande stia dell'utilità di ciò che si dice.
Certo, se qualcuno mi fa: "Vuoi più
soldi?", non è che me ne vado schifato voltando le spalle. Ma come diceva
Giovanni Verga: "In fondo in fondo ci porteremo via solo ciò che abbiamo
dato".
Questo principio è spesso assente nel
mondo della cultura, nella classe pensante, ed è un impoverimento
inaccettabile.
Se i grandi filosofi e pensatori di oggi
non riescono ad aiutare il prossimo con ciò che dicono allora non resta che
tenere occhi e orecchie ben aperti per capire le lezioni di questi filosofi di
strada, che non monetizzano ciò che dicono, non predicano per vanità o per
successo.
Mauro Corona - Luigi Maieron Quasi niente - chiarelettere
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