Intervista a Sensei Spongia su Radio Francigena
19 Gennaio 2021
Se pensiamo ad un eremita nel bosco, ci immaginiamo un
francescano a piedi scalzi, o un monaco zen che si sottopone ad una severa
disciplina. Mentre il francescanesimo oramai consegna i Papi, il buddismo zen
si è diffuso nelle nostre città e nelle nostre campagne, sebbene sia nato molto
distante, nel tempo quanto nello spazio. Eremo delle rose e delle radici è un
cammino in un bosco di voci di praticanti, monaci e studiosi che stanno
rimodellando, ciascuno a proprio modo, lo zen alle nostre latitudini.
In un paese di poeti, santi ed esploratori sono stati
gettati i semi di un’antica pratica spirituale e religiosa: il buddismo zen.
Mezzo secolo orsono i primi incontri, i primi ritiri e le prime sale di
meditazione.
Oggi lo zen è diffuso capillarmente sul territorio italiano ma chi lo
trasmette? Chi lo insegna? Chi lo vive quotidianamente?
E come è rinato nella nostra terra e a contatto con la
nostra cultura? Eremo delle rose e delle radici è un piccolo cammino
radiofonico alla scoperta delle voci di alcuni maestri e praticanti.
Prima puntata: quattro passi con Paolo Taigō Kōnin
Spongia (Roma, 1962).
Paolo Spongia è insegnante di Okinawa Goju-Ryu
Karate-Dō, allievo e rappresentante in Italia di Morio Higaonna Sensei, nonché
fondatore del Tora Kan Dōjō di Roma. Nel 2002 riceve l’Ordinazione monastica
zen sōtō dal maestro Fausto Taiten Guareschi mentre nel 2020 riceve la
trasmissione del Dharma dal maestro Federico Dainin Jōkō, abate della Comunità
de La Montagne Sans Sommet.
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