Il Coronavirus che regna, apparentemente
indisturbato, su ormai numerose nazioni ospiti di questo magnifico pianeta.
In tempi per fortuna lontani si sarebbe
sparsa rapidamente la voce che gli Dei, irritati dal comportamento degli Umani
avevano deciso di punirli con un flagello sociale severo e incontrollabile.
Questa spiegazione per certi versi era di aiuto al pensiero di migliorare il
proprio comportamento e soprattutto diminuire la lontananza a volte anche il
proprio disprezzo verso gli altri anche se sconosciuti. Oggi, a parer mio,
questa ingenua interpretazione degli eventi riservata agli Dei, potrebbe essere
tradotta così:
I cittadini dei Paesi più evoluti non
sono per nulla consapevoli dei privilegi che hanno conquistato attraverso i
secoli. Anche l’ultimo abitante di un monocamere in periferia oggi ha
immediatamente a disposizione acqua fredda e calda, ha finestre che lo
proteggono e magari una stufetta elettrica per domare il gelo e quando il buio
invade la sua dimora basta che prema un bottone e un piccolo sole, una lampada
si accende ridandogli la vista e la serenità. Tutto questo, fino a un secolo
fa, neppure i re lo avevano a disposizione e per potersi lavare, dovevano
chiedere che i servi prelevassero la legna, accendessero un fuoco versassero contenitori
con acqua calda in una vasca, accendessero nel buio una torcia etc. etc.
Quindi il primo passo fortemente
“antivirus” da compiere è la presa di coscienza dei propri privilegi e con
soddisfazione riconoscerne il valore e acquisire la necessaria serenità per
avviare un rapporto di rispetto e di amore verso se stessi e di conseguenza
verso i propri simili, conosciuti e sconosciuti.
Il virus teme infatti qualsiasi forma di
calore reale o anche affettivo, quindi c’è un termine antico che a questo punto
riappare come potente Antivirus, si tratta della BONTA’.
Certo so che la semplicità del definire
LA BONTA’ un potente antivirus è una sfida alle attuali convinzioni dei più.
Per questo aggiungo una breve spiegazione alla parola BONTA’.
Intendo per BONTA’ la decisione di
sospendere qualsiasi giudizio nei confronti di qualsiasi comportamento di cui
si ignorano le cause, dare la priorità alla solidarietà invece che a qualsiasi
forma di condanna o maldicenza VERSO IL PROSSIMO, aiutare a diffondere la
comprensione di ciò che si intende per AMARE SE STESSI PER POTER AMARE GLI
ALTRI. DEDICARE OGNI GIORNO IL TEMPO NECESSARIO ALLA RIFLESSIONE SUL NOSTRO
QUOTIDIANO RAPPORTO CON GLI ABITANTI DEL PIANETA.
Forse l’evidente disamore verso i propri
simili è causato dal vecchio detto “ama il prossimo tuo come te stesso” Ma se
uno non si ama cosa succede?
Ecco la prima mossa fortunata per
proteggersi e forse perfino guarirsi da qualsiasi Virus. Faccio un esempio,
almeno invece di dire così spesso di un proprio simile “quello là è un idiota”
si consiglia di dire “quello là fa l’idiota.”
Bontà come sentimento che emerge nel
proprio sentire e nel proprio petto come risposta a qualsiasi forma di
solidarietà, di comprensione, di affetto, di rivalutazione e perché no, di
amore verso se stessi e verso i propri simili. Si pensi a San Francesco che
torna incolume da un viaggio fatto a piedi nudi, senza denaro da Assisi fino a
Gerusalemme in tempi caratterizzati ovunque da pestilenze, piccole e grandi
guerre ovunque etc. etc. Può sembrare non facile o ingenuo e persino
impossibile praticare la semplicità del pensar bene, del decidere di fare del
bene, di consolare invece che giudicare se stessi e i propri simili il tutto
come possibile ed efficace Antivirus. Ma questo è ciò che mi è stato chiesto,
esprimere il mio pensiero e quindi “chi ha orecchie per intendere intenda” e
magari pazientemente e affettuosamente lo spieghi anche ai sordi. Prendiamo
esempio dal Sole che illumina con lo stesso tepore sia i fiori che il fango,
sia il volto di un bambino che lo sterco. In un solo istante per via del Corona
Virus la proibizione di abbracciarsi ha spazzato via milioni di abbracci finti
o insinceri e ora con un semplice abbraccio colmo di BONTA’ difendiamo la
nostra integrità e la nostra salute.
Un abbraccio a tutti, Silvano Agosti
Testo tratto dal profilo Facebook di Silvano Agosti raggiungibile qui
© Tora Kan Dōjō
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