mercoledì 17 aprile 2019

Vivere senza fuggire




Indubbiamente una vita senza il divino è incompleta. Per questo hai questa sensazione di incompletezza. Tuttavia, questa consapevolezza del vuoto, questo renderti conto di quanto la vita sia incompleta, è una cosa positiva, perché da questa realizzazione e per causa sua… Athato brahman jigyasa: adesso ha inizio la ricerca del Trascendente. È sufficiente che eviti di sfuggire quel senso di vuoto, che non scappi dalla comprensione che hai avuto; perché la mente ti suggerirà di scappare, e la fuga è rappresentata dal mondo. Il mondo è una fuga, il mondo con tutti i suoi trambusti non è altro che una fuga: è un modo futile di riempire quel vuoto. Da quella fuga non nascerà altro che angoscia. Il divino è ciò che occorre; purtroppo, noi riempiamo quel vuoto con oggetti. La religiosità è necessaria, ma noi riempiamo quel vuoto con il denaro. Ciò che serve è il Sé, mentre noi ci riempiamo di altre persone. In questo modo si accumula di tutto e di più e non si consegue nulla: il senso di vuoto diventa sempre più opprimente. Questi momenti sono preziosi, perché sono i momenti in cui si sceglie e si decide. Puoi scegliere di fuggire o di non farlo. Se scegli di fuggire, otterrai lo stesso risultato di sempre: vita dopo vita, il risultato è stato sempre lo stesso. Smetti ora, non scegliere la fuga, non sfuggire al senso di vuoto; al contrario, assestati in quel vuoto. Non cercare di riempirlo, al contrario, permetti al vuoto di riempirti completamente. A quel punto, accadrà la trasformazione chiamata sannyas: una comprensione del Vero. E giungerai al punto in cui tutto quel vuoto si dissolverà. Ma ricorda: tutto questo non accade a livello intellettuale. Non pensare, conoscilo ora, fanne esperienza adesso. Non hai forse già pensato e ponderato abbastanza?

Osho
Da ‘Lettere d’Amore all’Esistenza’





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