A Diego, che proveniva da un'esperienza marziale non legata al Goju Ryu tradizionale di Okinawa come tramandato dalla IOGKF, dopo un lungo periodo di studio e di serio e gratificante allenamento, è stato riconosciuto il grado di Shodan Iogkf dopo un "caldo" e impegnativo esame sostenuto il 2 luglio presso il Tora Kan Dōjo. Queste le sue impressioni a caldo...
Pronto a rimettersi in
discussione, pronto a farsi vuoto di nuovo, pronto semplicemente ad una nuova
muta o, come si sente spesso dire, a scavalcare da vivo il proprio cadavere.
Le esperienze di vita
mi hanno dato l'enorme fortuna di non temere di rimettermi in gioco e mentre le
volte precedenti ho dovuto fronteggiare le varie resistenze dell'ego e della
mente, stavolta ha semplicemente prevalso il cuore, lo spirito e la consapevolezza
che fosse indiscutibilmente la cosa giusta da fare.
Dal primo incontro non
ho avuto il minimo dubbio.
Sono scomparse,
immediatamente, le domande che la mente ( pre-occupandosi ) pone:
Lo
faccio per??
Ho scoperto per la
prima volta la pratica senza ( un ) fine e mi sento incredibilmente onorato,
felice e consapevole della responsabilità che questo implica.
Non era mai successo
prima, neanche al pianoforte... eppure
sarebbe stato così semplice, così naturale.
Tanto semplice e onesto
da essere disarmante.
Il maestro può
"solo" mostrare una porta, spetta a noi varcarla.
Domenica ho compiuto un
piccolo primo passo attraverso una porta che s'è aperta davanti ad una Via che
semplicemente È… una Via che respira, come ogni altra cosa al Mondo.
Un profondo e sentito
grazie a Mani Vuote va a Sensei Paolo Taigō Spongia e a tutti i praticanti e
Sensei della Iogkf Italia che con me hanno condiviso la cosa più importante che
un uomo possa donare: il tempo e l'esperienza.
Grazie!
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