La
prima cosa che devi sapere è che la morte è una menzogna.
La morte non esiste: è una delle maggiori illusioni.
La morte è l’ombra dell’ego. Poiché c’è l’ego, sembra che ci sia la morte.
Io dichiaro che nessuno è mai morto e nessuno mai morirà. Nella natura stessa
delle cose, la morte è impossibile - esiste solo la vita. Certo, la vita
continua a cambiare le sue forme: un giorno sei in un modo e un altro giorno
sei diverso.
Dov’è finito il bambino che sei stato da piccolo? Quel bambino è forse morto?
Potresti dire che quel bambino è morto? No, ma dov’è? La sua forma è cambiata.
Quel bambino, nella sua essenza, è ancora presente, ma ora tu sei un uomo o una
donna. Un giorno diventerai vecchio e dove sarà finita la tua gioventù? Sarà
morta? No, di nuovo si è dischiuso qualcos’altro. La vecchiaia ha portato con
sé il proprio raccolto, la vecchiaia ha portato con sé la propria saggezza, la
vecchiaia ha portato con sé la propria bellezza.
Se la morte fosse una realtà, l’esistenza sarebbe totalmente assurda, sarebbe
del tutto priva di senso. La tua domanda è significativa. Mi chiedi: Potresti
dire qualcosa sulla morte…? Una cosa sola: la morte non esiste. E mi chiedi: …
e sull’arte di morire? Visto che la morte non esiste, come potrai apprendere
l’arte di morire? Dovrai apprendere l’arte di vivere. Se saprai come vivere,
conoscerai tutto sulla vita e sulla morte. Ma dovrai avere un approccio
positivo. Non prendere mai come oggetto del tuo studio ciò che è negativo,
poiché ciò che è negativo non esiste. Potresti continuare ad approfondire lo
studio di ciò che è negativo e non arriveresti mai a una conclusione.
Tenta di comprendere cosa sia la luce e non cosa sia l’oscurità. Tenta di
comprendere cosa sia la vita e non cosa sia la morte. Tenta di comprendere cosa
sia l’amore e non cosa sia l’odio. Se vuoi comprendere me, devi comprendere me,
non la mia assenza. Non rimanere agganciato a qualcosa di negativo. Molte
persone continuano a studiare cose negative e sprecano la loro energia.
Non esiste l’arte di morire. Ossia: l’arte di vivere è l’arte di morire.
Vivi! Ma le tue cosiddette religioni ti hanno insegnato a non vivere. Sono
state loro a creare la morte! In modo assai indiretto hanno creato la morte
poiché ti hanno trasmesso una profonda paura di vivere! Per loro tutto è
sbagliato. La vita è sbagliata, il mondo è sbagliato, il corpo è sbagliato,
l’amore è un errore, il rapporto amoroso è un errore, godere qualsiasi cosa è
un errore. Hanno creato in te tali sensi di colpa per ogni cosa, ti hanno
insegnato a condannare ogni cosa, e ora tu non riesci più a vivere. E quando
non riesci a vivere, cosa ti rimane? L’assenza della vita - cioè la morte.
Allora tremi di fronte a qualcosa che non esiste, di fronte a una tua stessa
creazione. E poiché inizi ad avere un vero terrore della morte, il prete
esercita un grande potere su di te. Ti dice: “Non preoccuparti, sono qui per
aiutarti. Seguimi. Ti salverò dall’inferno e ti condurrò in paradiso. Solo
coloro che fanno parte del mio gregge si salveranno”.
E l’atteggiamento delle altre religioni è esattamente lo stesso.
In questo modo, la gente, spinta dalla paura, si aggrappa a qualcosa, a
qualsiasi cosa.
Il mio approccio è totalmente diverso.
Non insinuo in te alcuna paura - quella è la strategia dei preti, il segreto
che si tramandano da secoli. Anzi, dichiaro che non c’è niente da temere,
poiché Dio è dentro di te. Non c’è niente da temere! Vivi senza paura, vivi
ogni istante il più intensamente possibile. Crescere significa che non ti muovi
in un circolo vizioso, che ti accade qualcosa di nuovo ogni giorno, in ogni
istante della tua vita. Quando una realtà del genere diventa possibile? In
qualsiasi momento in cui cominci a vivere intensamente.
Io ti insegno l’arte di vivere, cosa che implica l’arte di morire: non puoi
impararle separatamente. Colui che conosce l’arte di vivere conosce anche
l’arte di morire. Se conosci l’arte di vivere totalmente un amore, allora
conosci anche l’arte di separarti da quell’amore. Ti separi con grazia e
bellezza. E così è anche per la tua vita: se conosci l’arte di vivere, conosci
anche l’arte di morire, e la tua morte sarà incredibilmente bella.
Il primo principio è l’arte di vivere. Vivi in modo affermativo. Vita è un
sinonimo di Dio. Vivi con sentimenti di riverenza, di grande rispetto e di
gratitudine.
Questa vita non l’hai guadagnata: è un autentico dono che ti ha fatto il
trascendente.
Sii colmo di riconoscenza e di preghiera, e alimentati il più possibile di
questi sentimenti, masticali bene, assimilali bene. Fa’ sì che la tua vita
diventi un’esperienza di bellezza.
Non ti occorre molto per trasformare la tua vita in un’esperienza d’armonia:
occorrono solo consapevolezza estetica e un’anima sensibile.
Diventa più sensibile, più sensitivo, e diventerai più spirituale. Sperimenta
la vita in ogni modo possibile: buono-cattivo, amaro-dolce, buio-luce,
estate-inverno. Sperimenta tutte le dualità. Non temere l’esperienza, perché
più esperienze fai, più maturo diventi. Va in cerca di tutte le alternative
possibili, muoviti in tutte le direzioni, sii un vagabondo nel mondo della vita
e dell’esistenza: non perdere nessuna opportunità per vivere.
E vivi in modo coraggioso.
Non pensare alle conseguenze, solo i codardi ci pensano. Non essere troppo
focalizzato su una meta: coloro che si fissano su una meta si lasciano sfuggire
la vita. Non pensare alle mete, poiché le mete sono sempre nel futuro e sono
lontane.
La vita invece è qui e ora, è vicinissima
Osho
. The Book of Wisdom, CAP. 14
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