Dall'introduzione al libro "Il segreto del figlio. Da Edipo al figlio ritrovato" di Massimo Recalcati. Un libro che affronta nello specifico il tema della paternità e che più in generale definisce il legame d'amore come apertura all'Altro e al mistero.
"Osservo
la vita dei miei figli crescere, diventare autonoma e farsi ai miei occhi
sempre più misteriosa. Penso che questo mistero sia il marchio di una
differenza che deve essere preservata e ammirata anche quando può sembrare
sconcertante. Resto sempre stupito di fronte alla loro bellezza e al loro
splendore come di fronte al loro disordine e alla loro indolenza. Infinitamente
diversi da come ricordo la mia condizione di figlio. Eppure così
incomprensibilmente uguali. Non pretendo di sapere o di comprendere nulla della
loro vita, che giustamente mi sfugge e mi supera. Nel camminare fianco a fianco
- nel silenzio dei nostri corpi vicini - percepisco il rumore del loro respiro
come una differenza inesprimibile. E' un fatto: ogni figlio porta con sé - già
nel suo respiro - un segreto inaccessibile. Nessuna illusione di confusione
empatica potrà mai venire a capo di questa strana prossimità. La gioia tra noi
accade proprio quando l'incondivisibile che ci separa genera una vicinanza
senza nessuna illusione di comunione. I nostri figli sono nel mondo - esposti
alla bellezza e all'atrocità del mondo - senza riparo. Sono - come tutti noi -
ai quattro venti della vita nonostante o grazie all'amore che nutriamo per
loro.
Non so davvero nulla della vita dei miei figli,
ma li amo proprio per questo. Sempre alla porta ad attenderli senza però mai
chiedere loro di ritornare. Vicino non perchè li comprendo, ma perchè stimo il
loro segreto".
(Massimo Recalcati - Il segreto del figlio -
Feltrinelli)
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