lunedì 12 marzo 2018

Schegge Budo e Zen - 12 marzo 2018






















"Ciascuno di noi deve vivere il proprio sé. Chi è più bello, chi è più intelligente: tu o io? Non c'è nessun bisogno di paragonarsi agli altri."

Kōdō Sawaki Roshi, Kōdō il senza dimora (Uchiyama Roshi)



"Ci sono momenti così, crediamo nell'importanza di ciò che abbiamo detto o scritto fino a quel punto, soltanto perchè non è stato possibile far tacere i suoni o cancellare i tratti, ma ci entra nel corpo la tentazione del silenzio, il fascino dell'immobilità, stare come stanno gli dei, zitti e tranquilli, solo ad assistere."

José Saramago, L'anno della morte di Riccardo Reis




"Quando c'è da lavorare il praticante zen lavora, senza tirarsi indietro.
Quando è il momento di agire agisce.
Quando ritiene necessario ribellarsi, non tentenna."

Philippe Kapleau



"L’azione che mettiamo in atto ogni giorno è fatta di piccoli gesti, piccoli passi. Ogni volta che ci muoviamo in modo sgraziato, distratto, esercitiamo una terribile violenza su noi stessi. Ogni gesto, ogni passo, ha una ripercussione sul nostro corpo e sulla mente.
Anche la scienza sta dimostrando che la sfera fisica e quella psichica sono in intima relazione tra loro, hanno un’influenza reciproca. Lo Zen e le Arti Marziali lo sanno da sempre e lo mettono in atto.
Anche camminare è un’operazione rituale che non va data per scontata, è una dimensione del corpo-mente che richiede di essere esplorata ed è un’esplorazione che non ha mai fine.
Dobbiamo applicarci a considerare il nostro corpo e la nostra mente come un luogo di studio, il laboratorio del nostro Risveglio."

Paolo Taigō Spongia Sensei





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