Pubblichiamo un estratto
dall'articolo tratto dall'interessantissimo blog di Laura Imai Messina:
'Giappone Mon Amour' che vi invitiamo caldamente a seguire e che ringraziamo.
Questo il link diretto all'articolo:
<...>Il tempio Zojo-ji è
circondato adesso da un rosa che si fa sempre più fino,
impalpabile. Si inspessisce invece il verde e il marroncino. Sono
gli steli che restano, le foglioline che sgorgano senza timidezza dopo il
tripudio della fioritura dei ciliegi a fine marzo.
Ne ho percorso lo scorso anno a maggio la superficie – con Ryosuke al mio
fianco – andando verso la Torre di Tokyo per ammirare le carpe appese
alle sue pendici nel Giorno dei Bambini. So perciò, scattando questa
fotografia, cosa vi è sotto parte dei corridoi di chiome rosa.
Sotto i ciliegi riposano decine e decine
di Jizō, un sentiero ne è pieno su entrambi i lati, tutti in fila
ordinatamente uno accanto all’altro. È un angolo dedicato ai genitori
che hanno perso bimbi, agli aborti spontanei, ai piccini nati morti, alle
complicazioni che ogni gravidanza comporta, a quelli che hanno accennato pochi
passi o pochi anni prima di cadere.
Un bavaglino, un copricapo, girandole che
soffiano del vento che le investe. Frrrrr, frrrrrr suonano
leggere. A volte il movimento rotatorio si fa più vivace, a volte accenna un
giro e si placa all’improvviso.
Su un bavaglino c’è scritto
“capo” 社長,
su un altro “il migliore del Giappone” 日本一, a volte pupazzetti ne accompagnano il
viaggio e stanno accanto al piccolo tondo della testa, alla postura placida
della pietra. In vasi fiori di visite antiche o recenti. Strisce che
richiamano il nome della madre o quello della famiglia.
Dall’alto i caratteri, cadendo verso il basso.
I
ciliegi vegliano su quelle delicate statuine dall’aspetto infantile ed
è lieve il tocco dei petali su di loro. Scendono più radi in questa fase, ormai
alleggeriti del carico della loro bellezza. Bellezza e tristezza,
titolo di un celebre libro di Kawabata.
E così mentre guardo altri bimbi correre
sotto ai ciliegi cercando di intercettare il volo dei petali e di coglierne uno
tra i palmi, mentre mi accorgo di quanto sia complesso, di quanta gioia scorra
sui loro volti intenti, là d’un tratto capisco infine il simbolismo dei
ciliegi per i giapponesi.
L’estrema bellezza e, insieme, la caducità. La straziante brevità della vita.
L’estrema bellezza e, insieme, la caducità. La straziante brevità della vita.
Nessun commento:
Posta un commento