E’
della più grande importanza non indulgere nell’auto-osservazione (durante
la meditazione Zazen).
L’auto-osservazione, intesa come osservare l’effetto del nostro Zazen, se questo ci rende più calmi o più agitati, non solo manca il segno, ma nel momento in cui lo facciamo indeboliamo lo Zazen e andiamo fuori strada.
Lo Zazen non ha nulla a che vedere col pensare agli effetti dello Zazen. E’ essenziale solo concentrarsi sulla postura dello Zazen senza cercare di osservarne gli effetti.
Potreste pensare che essere incapaci di osservare gli effetti del vostro Zazen vi possa portare ad una tremenda insoddisfazione. E’ semplicemente naturale pensare questo perché lo Zazen spazza via i nostri pensieri meschini che cercano la soddisfazione e ci manifesta la vita unicamente come vita.
La sensazione che manchi qualcosa non deriva altro che dai nostri pensieri meschini che si sentono insoddisfatti.
Sawaki Roshi era solito affermare: “Non c’è alcuna ragione di aspettarsi la realtà di una vita infinita ed illimitata al fine di soddisfare i tuoi piccoli e meschini pensieri.”
L’auto-osservazione, intesa come osservare l’effetto del nostro Zazen, se questo ci rende più calmi o più agitati, non solo manca il segno, ma nel momento in cui lo facciamo indeboliamo lo Zazen e andiamo fuori strada.
Lo Zazen non ha nulla a che vedere col pensare agli effetti dello Zazen. E’ essenziale solo concentrarsi sulla postura dello Zazen senza cercare di osservarne gli effetti.
Potreste pensare che essere incapaci di osservare gli effetti del vostro Zazen vi possa portare ad una tremenda insoddisfazione. E’ semplicemente naturale pensare questo perché lo Zazen spazza via i nostri pensieri meschini che cercano la soddisfazione e ci manifesta la vita unicamente come vita.
La sensazione che manchi qualcosa non deriva altro che dai nostri pensieri meschini che si sentono insoddisfatti.
Sawaki Roshi era solito affermare: “Non c’è alcuna ragione di aspettarsi la realtà di una vita infinita ed illimitata al fine di soddisfare i tuoi piccoli e meschini pensieri.”
Soltanto
quando siamo capaci di abbandonare tutte queste idee la nostra vita troverà
pace nella purezza della pienezza della vita, perché sono proprio questi
pensieri di insoddisfazione e il nostro essere imprigionati in idee di
esistenza o non esistenza che gettano le nostre vite nell’ansia e ci trascinano
nella sofferenza, nel combattimento, nello sconforto e nella disperazione.
E’ attraverso la postura del lasciar andare tutti questi pensieri che saremo capaci di scoprire l’assoluta pace della vita.
E’ attraverso la postura del lasciar andare tutti questi pensieri che saremo capaci di scoprire l’assoluta pace della vita.
Tuttavia,
questa pace non è la cessazione o estinzione della vita; non si tratta di
isolamento o evasione. Assolutamente niente a che vedere con questo. Vivere in
pace la realizzazione della vita come vita non è affatto qualcosa ‘tra le
nuvole’.
Piuttosto, tutta la realtà, indisturbata dal pensiero, appare chiaramente interdipendente appare e scompare.
La vera pace è come uno specchio chiaro che riflette semplicemente tutte le immagini così come sono, senza attaccarsi ad alcuna di esse.
Piuttosto, tutta la realtà, indisturbata dal pensiero, appare chiaramente interdipendente appare e scompare.
La vera pace è come uno specchio chiaro che riflette semplicemente tutte le immagini così come sono, senza attaccarsi ad alcuna di esse.
Tratto
da “ Aprire le Mani del Pensiero” di Kosho Uchiyama Roshi (1912-1998)
Original
English Version
It
is of utmost importance here not to indulge in self-observation [during zazen
meditation]. Self-observation, or observing the effect of our zazen, such as
being calmer or more agitated, not only misses the mark, but the moment we do
so, we impair zazen and go off the track. Zazen has nothing to do with thinking
about results. It is essential just to aim at the posture of zazen without
trying to observe its effects.
You
may feel that being unable to observe the effect of your zazen will lead to
tremendous dissatisfaction. It is only natural to feel this, for zazen throws
out our petty thoughts that seek satisfaction and manifests life purely as
life. The feeling that something is lacking is no more than our petty thoughts
of being unfulfilled. Sawaki Roshi used to say, "There is no reason to
expect the reality of immeasurable and unbounded life to satisfy your puny
little thoughts."
Only
when we let go of all such ideas will our life find peace in the purity of full
life, because it is just these dissatisfied thoughts and our being tangled in
ideas of existence or nonexistence that throw our lives into anxiety and drag
us into suffering, fighting, hopelessness, and despair. It is through the
posture of letting go of these thoughts that we are able to discover the
absolute peace of life.
Nevertheless,
this peace is not the cessation or extinction of life; it is not seclusion or
escapism. Far from it. Living in peace the unfettered realization of life as
life and is not at all off in the clouds. Rather, all reality, undisturbed by
thought, is reflected as it interdependently appears and disappears. Genuine
peace is like a clear mirror that simply reflects all images as they are,
without anything sticking to it.
from
"Opening the Hand of Thought" by Zen Master Kosho Uchiyama
(1912-1998)
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