mercoledì 6 marzo 2019

La Mente prima della Tecnica

Il Maestro Enzo Montanari, personaggio storico del Karate Italiano



Domande e risposte sulla “Difesa Personale", tra le indicazioni del M° Enzo Montanari contenute nel suo libro "Il Cammino sulla Via del Karate”.

Domanda:
Perché la difesa personale dovrebbe riguardare principalmente la prevenzione e non lo studio di cosa si dovrebbe fare se si subisce un’aggressione.
Perché prevenire è così importante?

Risposta del M° Montanari:

Perché dovendo insegnare a dei bambini i potenziali pericoli esistenti nell’attraversamento di una strada, si farà di tutto per far loro comprendere l’importanza dell’attenzione e le precauzioni necessarie al fine di evitare di essere investiti. Sarebbe surreale soffermarsi sullo studio di “come affrontare l’impatto” con un veicolo (cioè come difendersi da una brutale aggressione): il risultato non potrà che essere l’ospedale o l’obitorio. La difesa personale non consiste nel difendere il proprio ego, ma nel difendere la propria vita. Allenati al combattimento oppure no, le conseguenze derivanti da uno scontro fisico, rappresentano un evento che può cambiare radicalmente la nostra esistenza. Sicuramente in peggio.

Domanda:
Perché esiste una così grande differenza nell’utilizzo della difesa personale in palestra e nella realtà della strada?

Risposta del M° Montanari:

Così come non è possibile imparare a nuotare fuori dall’acqua, pur eseguendo, distesi a terra i movimenti dei vari stili di nuoto, in quanto viene a mancare l’elemento essenziale, allo stesso modo se ci si allena rimanendo emotivamente neutri, senza alcuna intenzionalità e quindi senza considerare che in una situazione reale l’elemento non trascurabile è la scarica adrenalinica, come sarà possibile imparare a difendersi? Trascurare il disagio emotivo e gli effetti, spesso paralizzanti, derivanti dalla messa in circolazione dell’adrenalina, sarebbe come pretendere di imparare a nuotare fuori dall’acqua.



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