venerdì 8 dicembre 2023

ll suono del fuoco

Proponiamo un articolo scritto da Maura Garau e pubblicato nel 2006 sul giornale del Tora Kan Dōjō 




Diversi anni fa, durante un seminario di Shiatsu, appresi i suoni associati ai 5 elementi naturali che sono alla base della Medicina Tradizionale Cinese (legno, acqua, metallo, terra, fuoco).

In seguito mi dimenticai dei suoni e del loro uso; non ne avevo capito a fondo il significato.

Un paio di anni fa [nel 2004 n.d.r.], quando partecipai per la prima volta ad una lezione di karate al Tora Kan Dojo, venne eseguito il kata Sanchin. E fu un esplosione di sibili, rumori e aspirazioni. Pe me un'esperienza molto strana. Venivo da una pratica di karate Shorin Ryu dove il suono quasi esclusivo era il Kiai... 

Sanchin mi fulminò. Ci misi un po' di tempo ad ''interiorizzarlo'' e poi, all'improvviso, durante un altro seminario di Shiatsu, mi resi conto che la vibrazione sonora di Sanchin corrisponde al suono dell'elemento FUOCO ASSOLUTO secondo la Medicina Tradizionale Cinese [MTC].

Decisi di fare una piccola ricerca per capire se il mio pensiero avesse delle basi fondate. 

Per primo contattai Sensei Spongia e gli chiesi di raccontarmi del suono di Sanchin.

Mi rispose con le seguenti parole: 

“...Il nostro suono viene dalla gola"  :-)

Le mie uniche informazioni sono le indicazioni che dà costantemente Higaonna Sensei sul terminare l'espirazione nella fase di kime  (questo anche in alcuni esercizi di Junbi Undo) aprendo la gola e quando questo viene fatto correttamente si produce il suono hat oppure uat.

Naturalmente visto che per produrre quel suono si deve atteggiare la gola in un certo modo è vero anche l'inverso (dal suono risalire all'esecuzione).

Dalla mia personale ricerca risulta che in alcuni esercizi Yoga di Pranayama è richiesto lo stesso tipo di espirazione, con apertura della gola, per liberare dei canali energetici. Inoltre l'inspirazione del Sanchin: stringendo le narici e spingendo l'aria in un punto in alto nel naso, coincide sempre col Pranayama che sostiene che in questo punto in cui si dirotta l'aria, e che spontaneamente si utilizza quando si 'annusa', per esempio un fiore, è il punto in cui viene intercettato il Ki dell'aria...”

Poi contattai Eva Maria Schulze, insegnante di Shiatsu dell'Istituto Europeo di Shiatsu in Svizzera, la quale per prima mi fece sentire i diversi suoni degli elementi alla base della MTC; le chiesi se la vibrazione sonora che avevo sentito in Sanchin - “hat” o “uat” - potesse essere interpretata come suono del Fuoco Assoluto.

Segue la traduzione della sua risposta:

“Ho imparato i "suoni degli elementi" dagli insegnanti di Ohashiatsu [il Centro di Shiatsu di Sensei Ohashi a New York n.d.t.], mentre ero una studentessa e poi quando sono diventata assistente-istruttore a New York. Tutti loro conoscevano i suoni e li insegnavano con speciali indicazioni quali la pronuncia e come lasciare andare il respiro fino alla fine del suono anche se questo non è quasi più udibile. Dalle mie ricerche personali ho notato che i suoni assomigliano molto a quelli usati da Mantak Chia nel Qi Gong terapeutico, ma con delle sfumature diverse.

Riporto di seguito la pronuncia di questi suoni nel codice fonetico internazionale per l’apprendimento delle lingue:

Metallo = hsss, come il suono di un serpente

Terra = whoo, come u; come il suono scuro di un flauto di bambù

Fuoco assoluto = xo (oppure ch come nel tedesco "ach") la o è aperta come nell’inglese 

"often", e l’inizio è brusco per spingere la x

Acqua = fhhhh, come il rumore del risucchio attraverso una cannuccia – pulisce i polmoni

Fuoco supplementare = xiiii... (come il Tedesco ich), una “i” alta – si attorciglia intorno come la fiamma di un fuoco che non si può approcciare 

Legno = morbido, shhhhh (come nel tedesco "schon") a volte diventa un fischio leggero come un soffice vento primaverile”

Anche se la grafia è differente, sentendo pronunciare il suono “xo” si nota una forte somiglianza con “hat” o “uat”.

In seguito contattai Pauline Sasaki, (fondatrice del Quantum Shiatsu), chiedendole se i suoni utilizzati nello Shiatsu potevano ricondursi ai suoni della MTC e del Qi Gong, e se il suono “hat” o “uat” potesse essere quello del Fuoco Assoluto. Mi rispose che lei conosce i suoni del Qi Gong e che sono un po’ diversi da quelli definiti nello Shiatsu e MTC, tuttavia, a volte la differenza nasce solo da una grafia diversa. 

In questo senso il suono “hat” o “uat” potrebbe ricondursi  a quello del Fuoco Assoluto.

E parlando di Qi Gong, durante il seminario di Sensei Leijenhorst a Roma, la scorsa primavera, chiesi anche a lui se il suono di Sanchin potesse essere classificato come suono del Fuoco.

Mi rispose che secondo lui era molto plausibile. Inoltre, aggiunse, il percorso della respirazione di Sanchin è il percorso di Fuoco quindi ha senso pensare che il suono di Sanchin esprima l’elemento Fuoco. 

Segue illustrazione sul percorso di Fuoco dell’energia. Nel Qi Gong, questo percorso è considerato la via naturale in cui l’energia circola nel corpo; nella meditazione chiamata “piccola circolazione” il respiro accompagna l’energia attraverso il percorso di Fuoco (in breve, dal punto Huiyin, fra la zona genitale e anale, l’energia sale lungo la parte esterna al centro della schiena e testa, transita, attraverso la lingua, nella zona frontale e addominale per tornare al punto Huiyin e ripartire).


Illustrazione tratta da “The root of Chinese Chi Gong” del  Dott. Yang Jwing-Ming, Edizioni YMAA

Volli approfondire con un ultima breve intervista e contattai Paola Wu Min, direttrice del Centro di Tai Chi “Cielo e Terra” a Roma.

Essendo di madrelingua cinese, mi chiarificò il fatto che in queste discipline molto spesso la grafia cambia rispetto al suono ma la radice rimane e che secondo lei il suono “uat” o “hat” può corrispondere a quello del Fuoco Assoluto nella MTC.

A questo punto, qualcuno si chiederà, perché è così importante sapere se il suono di Sanchin corrisponde al Fuoco Assoluto??

Secondo la MTC e il sistema dei meridiani dello Shiatsu di Sensei Masunaga, il Fuoco Assoluto “è legato alla funzione di interpretazione e assorbimento/assimilazione. Ci concede la facoltà di portare informazioni e stimoli nel nostro “centro”, interpretarli, integrarli e convertirli in modo da esprimere noi stessi a partire dal nostro “centro”. (Istituto Europeo Di Shiatsu - Roma)

A livello fisico, coinvolge il sistema nervoso centrale ma soprattutto (secondo la MTC) l’intestino tenue e il cuore. Nella medicina occidentale, stimoli e informazioni vengono trasmessi al cervello (“centro” del sistema nervoso centrale); il cervello interpreta ed integra  le informazioni ricevute, elabora una risposta appropriata e la trasmette all’esterno; nella Medicina Tradizionale Cinese, è soprattutto l’intestino tenue che, (come con la scelta e assimilazione delle sostanze nutritive), sceglie le informazioni che possiamo integrare, “fare nostre”, e quelle che non ci appartengono. In tal modo l’intestino tenue “protegge” il cuore e, quando c’è equilibrio, “assimila solo ciò che è in linea con il sentire del cuore, in modo che poi il cuore possa esprimersi a pieno, con integrità”. Il cuore è il vero centro della nostra assimilazione.

A livello emotivo il Fuoco Assoluto rappresenta la consapevolezza di noi stessi: sentire quali sentimenti, valori e virtù ci appartengono e quali no; sentirci in pace con noi stessi e con  l’universo.

A livello mentale il Fuoco Assoluto rappresenta la coscienza e la consapevolezza: sapere chi siamo, avere una chiara idea di noi stessi e dell’Universo.

A livello spirituale, il Fuoco Assoluto (il Cuore) è la residenza dello “Shen degli Shen” (lo Spirito degli Spiriti) o della consapevolezza: dimora dello Spirito, o Mente più alta e più luminosa che ci accompagna. Lo Shen ci fa essere in armonia con noi stessi e ci rende Uno con l’Universo (integrazione totale di tutte le nostre parti, e di noi stessi con l’Universo). Espressione spirituale del Fuoco Assoluto è la meditazione.

In senso più alto, quando c’è equilibrio, il Fuoco Assoluto corrisponde all’allineamento fra i nostri pensieri e le nostre azioni. Fra le nostre azioni e i valori più profondi del nostro centro. 

Comunità di azione e intenti. Senza frammentazione. 

Sembra una cosa ovvia, ma non sempre lo è.

Così adesso, ogni volta che mi capita di praticare il kata Sanchin, mi ricordo del suono, mi ricordo della respirazione, mi ricordo del Fuoco... mi ricordo della comunità di azione e intenti... e mi ricordo chi sono... e anche se non so dove vado, so che agire con integrità e unità fa un’enorme differenza…


© Tora Kan Dōjō


















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