martedì 9 novembre 2021

Tra te e me non c'è differenza

 



"A te cui piacerebbe far mangiare la polvere ai rivali.

Spesso ci chiediamo chi sia veramente ‘migliore’ qui. Ma non siamo fatti tutti dello stesso pugno di povere?

Dovremmo restare tutti saldamente ancorati nel posto dove non c’è né ‘meglio’ né ‘peggio’.

Per tutta la vita sei completamente impazzito perché ritieni ovvio che ci siano un ‘tu’ e degli ‘altri’. Ti dai un gran daffare per emergere dalla folla, ma in realtà non ci sono né ‘tu’ né gli ‘altri’. Quando morrai, lo capirai.

Buddha-dharma significa mancanza di fratture. Quale separazione intercorre tra te e me? Presto o tardi finiremo per comportarci come se una linea di frattura divida amico e nemico. Quando ci saremo abituati a questo fatto, crederemo che esista veramente.

Povero e ricco, importante e insignificante – nulla di tutto ciò esiste. E’ solo uno scintillio sulle onde. Eppure c’è qualcuno che, o perché afflitto dall’infelicità o perché qualcun altro è più felice di lui, maledice il Buddha.

Felicità e infelicità, importante e insignificante, amore e odio – tutto il mondo dà un gran peso a queste cose. Il mondo dove tutto questo non esiste: questo è il mondo dello hishiryo.

Non c’è nulla al mondo per cui valga la pena di scervellarsi una volta stabilito che i nostri pensieri e le nostre discriminazioni illusorie non servono assolutamente a niente.

Quando il capo era malato, un suo dipendente lo ha scavalcato. Si stava riprendendo, ma questa notizia gli ha provocato una ricaduta. Non c’è veramente nessun bisogno di ammalarsi per cose di questo genere.

Dici: “Te la farò vedere!” Ma se non sai nemmeno quanto vivrai. Non hai niente di meglio da fare?

In Occidente si dice “homo homini lupus”. Il primo passo in una religione deve essere di far smettere ai lupi di mangiarsi a vicenda.

Quello che abbiamo imparato fin dai giorni dell’infanzia non è nient’altro che far finta di essere importanti. Il mondo chiama questo ‘educazione’. E dopo, nella vita, cosa cerchiamo di fare? Litighiamo come diavoli, facciamo sesso come animali e c’ingozziamo come spiriti affamati. Questo è tutto.

Tutto il mondo traballa su gambe malferme. E calpesta gli altri per fare strada. Nel Buddha-dharma non bisogna essere così sleali. Buddha-dharma significa avere successo nella sconfitta. La mente del Buddha-dharma è “sedere in zazen per eoni senza conseguire la via del Buddha”. (Sutra del Loto)

Le persone fanno la faccia annoiata quando non è in corso una gara o una battaglia. Vogliono sempre andare al galoppo per vincere – Ma si tratta di una corsa di cavalli? Oppure nuotano come otarie che vogliono essere avanti di un naso. Alla fine litigheranno tra loro, come gattini con un gomitolo di lana.

Quando non si tratta di vincere o perdere, amore o odio, ricchezza o povertà, la gente fa la faccia annoiata.

Nel Buddha-dharma non è questione di vincere o perdere, di amore o odio.

Qualcuno vuole far mostra di sé con il suo ‘satori’. Eppure è chiaro che quello che si può usare per esibirsi non ha niente a che vedere con il satori."


Kōdō Sawaki Roshi


© Tora Kan Dōjō


















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