Tratto da : 'La Forma del Vuoto: Riflessioni su Zen e Arti Marziali' di Paolo Taigô Spongia ed. Mediterranee
disponibile per l'acquisto in tutte le librerie e online: https://www.amazon.it/forma-vuoto-Riflessioni-arti-marziali/dp/8827232230/
La non-paura può verificarsi soltanto se
si vive completamente nel presente.
Nel presente non può esserci paura,
quanto meno non la paura che irretisce, che offusca il pensiero, offusca le
scelte, irrigidisce il corpo.
La paura è una conseguenza della mente
che è rimasta legata e condizionata da eventi passati o che è in ansia e proiettata
verso il futuro. Se la mente è completamente concentrata sul presente non c’è
spazio per la paura perché davanti ai nostri occhi appare chiaro quello che c'è
da fare, e siamo spinti alla giusta fermezza, alla giusta determinazione.
Senza fermezza, senza determinazione,
senza energia, non esiste nessuna pratica e nessuna vita degna di tale nome.
La vita non deve essere subita, deve
essere vissuta... in ogni condizione possibile, nella salute come nella
malattia. Non c'è nulla che siamo costretti o tenuti a subire; ogni occasione è
occasione di pratica ed espressione
della realtà del momento presente.
Non c'è occasione che non sia una buona
occasione, anche nelle condizioni apparentemente più svantaggiose e disagevoli.
Il resto sono tutte scuse, siamo dei campioni nel trovare giustificazioni, vie
di fuga...
La Pratica Zen, quella vera, autentica,
spazza via la nostra necessità di trovare delle scuse.
Ogni mattina sedendo in Zazen
riconosciamo la nostra fragilità, la nostra insicurezza, e contemporaneamente
percepiamo il fondo di solidità che sostiene la nostra vita che non è limitata
a noi, alla nostra fittizia identità e ritroviamo così la giusta fede e la
giusta determinazione.
La cosa più importante è ricordarci
costantemente, tutti i giorni, che non viviamo solo per noi stessi. È qualcosa
che va ben oltre le nostre responsabilità familiari, nei confronti dei nostri
compagni, dei nostri figli, dei nostri amici... ovvero questo ne è solo una
naturale conseguenza.
Spesso anche le nostre relazioni diventano
una buona scusa, una buona giustificazione.
La nostra responsabilità è quella di
spazzare via dalla nostra mente ogni piano b, ogni possibilità di fuga; non
esistono piani b nella vita... esistono solo soluzioni valide nel momento, che
possiamo vedere solo con gli occhi della concentrazione, della presenza e della
compassione e approfittandone istantaneamente, automaticamente, inconsciamente.
Tutti i piani che sono nella nostra mente sono destinati a saltare in aria di
fronte alla realtà, soprattutto le vie di fuga.
Il mio primo Maestro diceva:
‘Quello che imparerete domani non vi
potrà essere utile oggi…’
Ho notato che quando prendete una
decisione vi lasciate sempre una via di fuga, un piano b, e questo, vi
assicuro, genera sofferenza, disperde molta della vostra energia. L'80% della
vostra energia è dispersa verso il piano b, e quindi anche quando fate
un'esperienza la vivete in maniera molto limitata, nella vostra mente avete già
preventivato la possibilità di sfuggire e quindi in parte siete già sfuggiti a
quella esperienza, non siete totalmente presenti e disponibili.
Dovete bruciare completamente
nell'esperienza che fate, come fosse l'ultima cosa fate nella vostra vita, il
vostro testamento. Se foste impegnati a scrivere il vostro testamento, se foste
consapevoli che quel gesto che state compiendo è l'ultimo della vostra vita,
non pensereste minimamente a progettare un piano b. Capireste cosa vuol dire
essere completamente presenti, implicati. Abbandonarsi totalmente al momento
presente.
Senza questo atteggiamento (che va
educato e coltivato) non esiste nessuna pratica, vi state prendendo in giro.
Vi esorto, ed è mio compito farlo, ad
essere determinati, che non significa assolutamente infliggersi una pratica
mortificante da cui metto sempre in guardia.
Essere determinati significa vivere la
vita pienamente, e vi assicuro che è il modo migliore per trovare la massima
energia che avete disponibile e vincere la paura.
La mia tentazione sarebbe quella di non
dire nulla, non voglio forzare la mano in nessun modo, ma devo essere sincero
ed onesto anche per la responsabilità che ho nel sedere qui con voi e farvi da
guida come sembrate chiedermi.
Vi assicuro che la vita diventa molto
facile quando non ci permettiamo vie di fuga e questo non significa essere
rigidamente proiettati verso un progetto futuro senza avere la capacità di
modificare le nostre azioni. Cammin facendo, se c'è necessità di cambiare, si
cambia, ma si cambia nel presente, nel momento in cui la possibilità, il bivio,
appare chiaramente, e allora si sceglie... intuitivamente, spesso non è neanche
una scelta difficile da compiere.
Quando abbiamo chiaro l'orientamento nel
nostro cuore e non vogliamo svicolare, allora tutto ci guida nella direzione
giusta, eventualmente ci suggerisce anche gli eventuali cambi di direzione. È
proprio tutto il contrario dell'essere rigidi.
Fate attenzione a non fraintendere
queste parole, è difficile esprimere questi concetti, difficile anche
comprenderli e afferrarli se non siete completamente disponibili e aperti;
buttate via i vostri pregiudizi anche nei confronti delle parole, ascoltate col
cuore, non col cervello.
Io riconosco in ognuno di voi questo
potenziale... ed è doloroso vedere che spesso non viene espresso per paura,
perché avete predisposto nella vostra mente un piano b, avete preventivato una
via di fuga, sprecando un sacco di energie.
Tutte le persone che vivono con
soddisfazione e pienezza la propria vita, lo fanno perché la loro passione per
la vita non ha previsto nessun piano b.
C'è una frase che tempo fa avevo
suggerito: "Quando senti di non avere scelta vuol dire che stai andando
nella direzione giusta", molti non l'hanno capita, la gente ascolta col
cervello, con tutti i suoi pregiudizi e filtri, è difficile comprendere questa
frase se non si è fatto un certo genere di scelte ed esperienze nella propria
vita.
Ci priviamo della libertà quando non
siamo determinati, quando non rispondiamo alla nostra vocazione, a quello a cui
siamo chiamati, non siamo più liberi.
La nostra libertà si esprime solo in
quello che noi, proprio noi, siamo chiamati a fare, tutto il resto è tempo,
energia, vita persa... e quanta ne abbiamo persa fino ad adesso!
E’ per questo che Dōgen Zenji ci esorta
continuamente... "Praticate con vigore, non sciupate il vostro
tempo."
Dobbiamo spronarci ad uscire dalla
nostra zona di comfort, sono stato
costretto a farlo tante volte nella mia vita e mi sono reso conto che ogni
volta si è rivelata una benedizione. L'unico modo per fare un passo in più, un
vero passo, nella direzione verso cui siamo chiamati.
E se abbiamo la fortuna di avere un
Maestro che ci esorta ed insegna a farlo siamo molto fortunati e sarà un tesoro
prezioso per il resto della nostra vita.
Tratto da : 'La Forma del Vuoto: Riflessioni su Zen e Arti Marziali' di Paolo Taigô Spongia ed. Mediterranee
disponibile per l'acquisto in tutte le librerie e online: https://www.amazon.it/forma-vuoto-Riflessioni-arti-marziali/dp/8827232230/
© Tora Kan Dōjō
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