mercoledì 12 giugno 2019

L'illusione del sostare nell'ignoranza

Da La Saggezza Immutabile di Takuan Sōhō (Maestro Zen 1573 / 1645) celebre per gli scritti religiosi, per i versi, per le calligrafie, fu anche consigliere Spirituale dell'Imperatore Gomizuno , dello Shogun Tokugawa Iemitsu e del Maestro di Spada Yagyu Munenori, al quale questo libro è indirizzato.
Il termine ignoranza indica l’assenza di illuminazione. E, cioè, illusione.
Il luogo di sosta indica il luogo ove ci si ferma: si dice che nella pratica della Via di Buddha vi siano cinquantadue di questi luoghi, e il punto tra questi cinquantadue in cui la mente si ferma su una sola cosa viene chiamato “luogo di sosta”. “Sostare” significa che la mente è trattenuta da qualcosa, una qualsiasi cosa.
Usando il linguaggio della nostra arte marziale, quando a un colpo d’occhio ti accorgi della spada che si sta muovendo per colpirti, se pensi di incontrare la spada dove la vedi, la tua mente si fisserà proprio in quel punto, i movimenti del braccio perderanno il giusto coordinamento e tu verrai colpito. Ecco cosa vuol dire “sostare”.
Anche quando vedi la spada che si muove per colpirti, se la tua mente non si fa trattenere da essa, ma la metti all’unisono col ritmo della spada che avanza, se impedisci che nella tua mente penetrino pensieri o giudizi sul colpire l’avversario, se nel momento stesso in cui vedi la spada alzarsi la tua mente non ne è trattenuta e tu avanzi verso di lei e ti unisci ad essa, allora potrai afferrare la spada che stava per abbatterti, anzi sarà la spada che abbatterà il tuo avversario.
Nello Zen questo si chiama “Afferrare la punta della lancia”, ovvero “Trafiggere l’uomo che era venuto per trafiggerti”. La lancia è un’arma. Il senso centrale della spada che strappi al tuo avversario e che diventa la spada che lo abbatte è quello che tu, nel tuo linguaggio, chiami mu-to (“non spada”).
Sia che il colpo provenga da davanti, da sinistra o da destra, se trattieni la tua mente su un qualsiasi obiettivo, che sia l’uomo o la spada che colpisce, la postura o il ritmo, tutte le tue azioni vacilleranno, e questo può significare che verrai colpito.
Se rivolgi la tua mente al tuo avversario, questa sarà catturata da lui, e se la rivolgi dentro il tuo corpo sarà catturata da te stesso.
Concentrarsi sul proprio corpo è qualcosa che si apprende solo all’inizio della propria pratica, quando si è principianti.
Se rivolgi la tua mente alla spada che ti colpisce, la mente sarà catturata dalla spada. Se metti la mente nel ritmo del combattimento, anch’esso può catturarlo. Se la dirigi invece verso la tua spada, sarà catturata da essa. Se la tua mente si ferma in un luogo qualsiasi, perderai il controllo dei tuoi movimenti. Sicuramente ti verranno in mente tanti esempi di situazioni similari in cui ti sei trovato. Si può dire che tali esempi valgano anche per la Via del Buddha.
Nella Via di Buddha chiamiamo questo sostare della mente illusione. Allora diciamo: “l’illusione del sostare nell’ignoranza”.


da La Saggezza Immutabile (la Via della Spada secondo lo Zen)  -Takuan Sōhō - il Cerchio Iniziative Editoriali.



© Tora Kan Dōjō


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