Le onde e l’alta marea avevano scaraventato sulla spiaggia tantissime stelle marine che adesso agonizzavano sotto il sole già alto.
Il fenomeno richiamò molta gente da tutte le parti della costa. Tutti stavano a guardare meravigliati.
D’un tratto un bambino che era venuto insieme al padre, gli lasciò la mano,
tolse le scarpe e le calze e corse sulla spiaggia.
Si chinò, raccolse alcune piccole stelle del mare e correndo le portò nell’acqua.
Poi tornò indietro e ripeté l’operazione.
Dalla balaustra, un uomo lo chiamò: «Ma che fai, ragazzino?»
«Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia» rispose il bambino senza smettere di correre.
«Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte» – gridò l’uomo. «E sai quanto è lunga la costa?! Non puoi cambiare le cose!».
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: «Ho cambiato le cose per questa qui».
Testo tratto dal Web
Si chinò, raccolse alcune piccole stelle del mare e correndo le portò nell’acqua.
Poi tornò indietro e ripeté l’operazione.
Dalla balaustra, un uomo lo chiamò: «Ma che fai, ragazzino?»
«Ributto in mare le stelle marine. Altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia» rispose il bambino senza smettere di correre.
«Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia: non puoi certo salvarle tutte» – gridò l’uomo. «E sai quanto è lunga la costa?! Non puoi cambiare le cose!».
Il bambino sorrise, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e gettandola in acqua rispose: «Ho cambiato le cose per questa qui».
Testo tratto dal Web
© Tora Kan Dōjō
Nessun commento:
Posta un commento