"Se perdete lo spirito di ripetizione, la vostra
pratica diventerà alquanto difficoltosa.
Lo zen non è una forma di eccitazione o agitazione,
bensì concentrazione sulla nostra solita ‘routine’ di tutti i giorni."
Shunryu Suzuki Roshi
Niente di speciale, davvero niente di speciale.
Trasportare acqua e raccogliere legna, amava definire
lo Zen un Patriarca Cinese.
Non vi stupite se entrando in un Dojo Zen in cerca
dell'Illuminazione vi ritrovate con una scopa in mano, se non comprendete che,
fin dall'inizio, il vostro Risveglio non può essere cercato al di là di quella
scopa, state perdendo il vostro tempo.
Cosa significa 'spirito di ripetizione'?
Non ha niente a che vedere con una rassicurante
coazione a ripetere ma ha a che vedere con il ripetere-rinnovando.
Ripetere raffinando in una ricerca infinita ed
appassionata i gesti quotidiani perché in quel gesto, ogni giorno, possiamo
scorgere l'immagine di quel che siamo, nella continua trasformazione di quel
che ci compone ed entrare in relazione con tutte le esistenze che di momento in
momento nascono e muoiono in una continua metamorfosi.
Tutto questo nell'offrire un bastoncino d'incenso o
pulire un gabinetto, rendendo ogni azione sacra e assoluta.
Taigō Kōnin Sensei
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