"Rifornire un battello sul fiume o costruire un ponte è elargire doni. Se comprendiamo il reale significato del donare capiremo che anche avere responsabilità sociali e operare per il bene comune è elargire doni. Anche la politica e le attività lavorative sono di per se un donare; quando viene il momento il vento fa cadere i fiori e l’uccello canta al ritmo delle stagioni.”
Dōgen Zenji, Shōbōgenzō 'Bodaisatta Shishōbō'
Lo so che a molti di voi
piacerebbe che vi parlassi solo di uno Zen astratto, di un'astratta filosofia
(più astratta è e meglio è per chi non vuole cambiare la propria vita ed
impegnarsi nella pratica). Ma, mi dispiace per voi, lo Zen è estremamente
pragmatico ed è anche innanzitutto porsi di fronte alla realtà ben saldi sulle
proprie gambe senza distogliere lo sguardo. Non è una roba da pretini che si rifugiano in un monastero per sbarcare il lunario e fuggire il mondo elemosinando consenso e scendendo a patti col potere è 'essere nel
mondo ma non del mondo' è mettere la propria capacità, la propria
consapevolezza, la propria compassione, affinate anche da anni di Pratica, al
servizio del mondo. Lo Zen insegna anche il coraggio della propria libertà e
delle proprie scelte consapevoli anche se impopolari. Lo Zen non ha nulla a che
vedere con la ricerca di consenso e potere. Dunque lo Zen è anche politica
intesa nel senso più nobile del termine, nel senso dell'Aristotelico πολιτιϰά,
un nobile servizio alla Comunità. E per parlare della Comunità, di quel che
serve, e come fare per poter 'servire' è necessario aprire bene gli occhi sulla
realtà . E non bastano 'gli occhi della ragione' ma, per chi li ha aperti, sono
necessari anche gli 'occhi del cuore'. E a volte è necessario 'prendere
posizione' per mettersi al servizio (anche come semplice cittadino) soprattutto
di fronte all'ingiustizia e per proteggere i più deboli. Il Buddha ha saputo
'prendere posizione' contro il sistema delle caste dell'India del
suo tempo, potete immaginare quanto fosse malvisto ed avversato dal potere dei
Brahmani. Il Cristo fu crocifisso per aver preso posizione contro il potere
nella difesa dei più deboli, oggi sarebbero considerati dei terroristi... Quindi la vera Pratica religiosa non è mai stata
avulsa dalla realtà alla ricerca di un egoistico e astratto beneficio. La
Pratica religiosa si è sempre esposta in prima linea senza curarsi del
consenso, con una libertà di pensiero e di azione assolute. Questo è lo Zen che
Pratico e cerco di insegnare.
Paolo Taigō Kōnin Sensei
© Tora Kan Dōjō
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