venerdì 11 marzo 2022

Lettera alle Scuole

 


" Poiché desidererei tenermi in contatto con tutte le scuole dell’India, la Brockwood Park in Inghilterra, la Oak Grove School di Ojai, in California, e la Wolf Lake School in Canada, mi prefiggo di inviare a tutte una lettera ogni due settimane finché mi sia possibile. Naturalmente, è difficile mantenersi in contatto di persona con tante scuole e quindi, potendo, mi piacerebbe moltissimo scrivere lettere in modo da suggerire cosa dovrebbero essere le nostre scuole, e comunicare a tutti coloro che ne sono responsabili che le scuole non devono essere eccellenti soltanto accademicamente ma da molti altri punti di vista. Esse si devono occupare dello sviluppo di tutto l’essere umano. Questi centri d’istruzione devono aiutare lo studente e l’insegnante a fiorire in modo naturale; fioritura che è davvero importantissima, altrimenti l’istruzione diviene unicamente un processo meccanico indirizzato verso una carriera, verso una certa professione. La carriera e la professione, nella società attuale, sono inevitabili, ma se gli dedichiamo tutto il nostro interesse la libertà di fiorire avvizzirà gradualmente. Abbiamo dato troppa importanza agli esami e al conseguimento di buoni titoli.

Ciò non è lo scopo principale per cui furono fondate le nostre scuole, né ciò significa che lo studente sarà inferiore accademicamente. Al contrario, con la fioritura del maestro come pure dello studente, la carriera e la professione avranno il loro giusto posto. La società, la cultura in cui viviamo, favorisce ed esige che lo studente sia indirizzato verso un lavoro e la sicurezza fisica. È la pressione costante di tutte le società; innanzitutto la carriera e ogni altra cosa è secondaria. Vale a dire, innanzitutto il denaro e in secondo luogo i complessi aspetti della nostra vita quotidiana. Noi stiamo tentando di invertire questo processo perché l’uomo non può essere felice con il solo denaro. Quando il denaro diventa il fattore dominante della vita non vi è equilibrio nella nostra attività quotidiana. Perciò, potendo, vorrei che tutti gli insegnanti se ne rendessero conto seriamente e ne comprendessero a fondo il significato. Se l’insegnante ne comprende l’importanza, e gli ha dato il posto che merita nella sua stessa vita, può aiutare lo studente che viene forzato dai genitori e dalla società a considerare la carriera la cosa più importante. Pertanto, nella mia prima lettera, vorrei sottolineare tale punto e conservare sempre nelle nostre scuole un sistema di vita che coltivi tutto l’essere umano.

Poiché gran parte della nostra istruzione consiste nell’acquisizione di conoscenze, essa ci rende sempre più meccanici; la nostra mente funziona lungo stretti canali, quali che siano le conoscenze che acquisiamo: scientifiche, filosofiche, religiose, commerciali o tecnologiche. Il nostro modo di vivere, tanto in famiglia quanto al di fuori di essa, e la nostra specializzazione in una particolare professione, rendono la nostra mente sempre più stretta, limitata e incompleta. Tutto ciò porta a un sistema di vita meccanicistico, a una standardizzazione mentale, e così gradualmente lo Stato, anche uno Stato democratico, impone ciò che dobbiamo divenire. Naturalmente, la maggior parte delle persone riflessive ne è consapevole, ma sfortunatamente sembra accettarlo. Pertanto ciò è divenuto un pericolo per la libertà.

La libertà è un argomento molto complesso, e per comprenderne la complessità è necessaria la fioritura della mente. Ciascuno, naturalmente, darà una diversa definizione della fioritura dell’uomo, una definizione che dipende dalla propria cultura, dalla cosiddetta educazione, dall’esperienza, dalla superstizione religiosa – vale a dire, dal proprio condizionamento. Qui non ci occupiamo di opinioni o pregiudizi, ma piuttosto di una comprensione non verbale delle implicazioni e conseguenze della fioritura mentale. Questa fioritura è lo schiudersi totale e la coltivazione della nostra mente, del cuore e del nostro benessere fisico. Vale a dire, il vivere in una completa armonia in cui non vi sia alcuna opposizione o contraddizione tra loro. La fioritura della mente può aver luogo solo quando vi sia una percezione chiara, oggettiva, impersonale, alleviata da ogni sorta di imposizioni. Non si riferisce a cosa pensare ma a “come” pensare chiaramente. Per secoli, tramite la propaganda e così via, ci è stato suggerito cosa pensare. Gran parte dell’istruzione moderna è così, e non un’investigazione dell’intero movimento del pensiero. La fioritura implica la libertà; come ogni pianta ha bisogno di libertà per svilupparsi.

Durante l’anno prossimo, in ogni lettera, tratteremo questo argomento in modi diversi: il risveglio del cuore, che non è sentimentale, romantico o visionario, ma è un risveglio della bontà nata dall’affetto e dall’amore; e la cultura del corpo, la giusta qualità dei cibi, l’esercizio appropriato, che daranno origine a una profonda sensibilità. Quando questi tre sono in completa armonia – vale a dire, la mente, il cuore e il corpo – la fioritura giunge in modo naturale, facilmente e alla perfezione. Ecco il nostro compito di insegnanti, la nostra responsabilità: l’insegnamento è la professione più elevata della vita."

 

(Jiddu Krishnamurti, Lettere alle scuole, Casa Editrice Astrolabio Ubaldini Editore, Roma 1983, pp. 2-3 e-book)


© Tora Kan Dōjō


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