Il Maestro Raisan viveva sul monte Kosan durante la dinastia T'ang in Cina. L'imperatore Tokuso era molto curioso di conoscere questo monaco, che viveva in una grotta sulla montagna, così gli inviò un messo perchè prendesse un appuntamento con lui.
Quando il messo arrivò, Raisan stava facendo cuocere
delle patate dolci su dello sterco di vacca. Era così intento al suo lavoro da
non accorgersi che gli colava il naso. Il messo imperiale, che in realtà era un
importante governatore, lo giudicò irrispettoso egli disse:" Per favore,
reverendo monaco, si pulisca il naso!" "Scusi" rispose Raisan,
" non vedete che mi sto cuocendo le mie patate? Non si preoccupi del mio
naso, smetterà di colare da solo; le mie patate invece devo cuocerle al punto
giusto."
Il messo imperiale rimase senza parole.
Tornò e riferì tutto all'imperatore che commentò
:" Come pensavo, ora non ho più bisogno d'incontrarlo. Provvedete a
regalargli un bel campo di patate dolci e lasciatelo in pace."
Raisan non si era ritirato sulla montagna per
'fuggire' il mondo, per paura di contaminarsi. Era molto concentrato nel
seguire la Via.
Deshimaru Roshi commenta così:" Non era affatto
complessato, era addirittura meglio dell'imperatore, era un grande
sovrano".
Anche Kodo Sawaki era un 'tipo strano'.
Era conosciuto come Yadonashi Kodo 'Kodo il senza
dimora'. Non aveva un tempio e diceva: "io non ho bisogno di niente, nè di
certificati, nè di donne, nè di famiglia, nè di un tempio; non ho bisogno
neanche del Satori".
Una persona così può avere cura di tutto, così come
Raisan con le sue patate dolci.
Uomini così non sono dei complessati. Sono liberi e
completi, con niente.
Si è sempre pieni di timori. Ci preoccupiamo di fare
bene o fare male... anche questo è un grande egoismo. Poco importa se abbiamo
fatto bene o male l'importante è andare diritti con tutto sè stessi nell'azione.
Raisan è un bell'esempio di qualcuno che va diritto
per la sua strada prendendosi cura di tutte le esistenze che incontra sul suo
cammino.
Tutti lo possono fare, in qualunque occasione,
qualunque sia la posizione che ci troviamo ad occupare.
Fare il netturbino può essere molto bello, è un grande
servizio reso la mondo.
Se la si vive così anche la vita di un netturbino è
meglio della vita di un re.
Ci sono Maestri che hanno svolto le mansioni più umili e hanno trasmesso la Via.
Non c'è bisogno di essere fieri di un'occupazione di
riguardo, nè vergognarsi se occupiamo una posizione considerata umile. Questo
dignifica essere felici e prendersi cura come un'amorevole madre di tutte le
esistenze.
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