giovedì 8 settembre 2022

La carezza del Se

Io penso che gli oggetti non siano affatto inanimati, lo diventano nel momento in cui pensiamo lo siano, e credo che tutto, anche quello che ci fa arricciare il naso perché qualcuno ci ha imposto di farlo, desideri esprimersi e toccarci in un modo diverso, in un attimo di presenza al di là della parola e dell'intelletto, con un linguaggio inedito e universale. E che a sua volta sgorga dal profondo del nostro cuore, e si affianca a noi e si distilla da sé nel momento in cui parte dalla bocca e si incastra perfettamente nel cuore di qualcuno che forse non se lo aspettava, oppure sul quel foglio che finisce il verso di quella poesia che avevamo abbandonato in un vecchio cassetto. Proprio adesso ho notato un piccolissimo ago sul mio tavolo, stamattina non c'era, ora tutta la mia attenzione è in un micro ago, ma guarda te... il micro Sé.

Metto un punto, ora scrivo una virgola... ora tre punti nel tempo di un respiro. E così il nostro sguardo che si posa puntualmente su ogni cosa comprende senza parole l'inesprimibile, in silenzio con uno stupore senza fronzoli che accoglie e basta.

Gli oggetti se ne stanno lì in qualsiasi condizione senza distinzioni e ci faccio caso, ritrovo una certa familiarità, umiltà e compostezza.

Le cose sono perfettamente allineate in questo tempo e in questo spazio di mondo e si lasciano trovare al posto giusto nel momento giusto. Semplicemente ci ricordano di non dimenticare il cielo e la terra che ci compongono, la nostra vera natura alla quale non manca proprio nulla, e dove nulla è da togliere, perché l'armonia è uno stato del cuore.

Questo ad esempio è uno dei tanti quadri appesi al muro del Dōjō. Non posso fare a meno di soffermarmi a guardare queste storie ricche di significato che mi riportano all'essenza di questa unica grande parola d'amore che non si finisce mai di coltivare e che diventa potentissima nel momento in cui la condividi senza esitazioni, è una nobiltà di spirito che libera e non si esaurisce mai. E allora scorri le immagini con gli occhi e senti come intonare antiche canzoni in quelle sere senza giacchetto attorno ad un grande fuoco insieme agli amici più cari, un invito pieno ricordi a colori e in bianco e nero che vivono abbracciati in cornici che non delimitano. Questa per me è l'intesa senza parole, preparare le orecchie e allenare lo sguardo. 

Tutto parla e ci interroga... lo sto imparando ogni giorno nel Dōjō, dove scopro che un semplice spolverino se lavora insieme alla mia mano può diventare il prolungamento dei miei occhi che si fanno grandi, il continuo del mio respiro che si acquieta, e ogni cosa si fa più vicina come una dolcissima carezza. E in questi anni nel Dōjō ne ho ricevute tantissime. In particolar modo questa che io chiamo 'carezza del SE', una delle tante che porto nel cuore in un posticino speciale e che mi accompagna ovunque, da sempre.

Monica Tainin De Marchi

 

© Tora Kan Dōjō




















#karatedo #okinawagojuryu #artimarziali #torakandojo #torakan #taigospongia #iogkf  #karateantico #karatetradizionale #zen #zazen #zensoto #karate #artimarziali #budo #kenzenichinyo #bushido #asdtorakan #taigosensei #gojuryu #karatedo #monicademarchi #lamontagnesanssommet

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento