Pubblichiamo uno scritto tratto da un seminario tenuto nel novembre del 1981 a Barnwell (USA) che ben riassume la filosofia di Sensei Oyata sul vero spirito del karate. (Da “The true spirit of karate” liberamente tradotto da Marcello Ros. Si ringrazia il sig. Lee Osbourne).
Sensei Oyata è stato il fondatore dello stile Ryu-te, stile che rifacendosi all'eredità del karate tradizionale di Okinawa enfatizzava l'uso di efficaci tecniche di autodifesa (attraverso leve articolari e colpi ai punti vitali dell'avversario) e si proponeva come via per il miglioramento fisico e morale dei praticanti. Sensei Oyata è morto nel 2012.
"Non
raggiungerai mai il successo finché non avrai un atteggiamento corretto nello studio
del Karate: Quando alleni una tecnica, allenala con tutto il tuo "KI"(1),
quando porti un pugno, mettici tutto te stesso in quel pugno. Metti tutto te
stesso in ogni tecnica, devi diventare un tutt'uno con te stesso.
Quando entri in
un dojo o in un luogo di allenamento, svuota la mente, non pensare a quello che
ti è successo durante la giornata, o a quello che farai una volta uscito di lì,
quando entri in un dojo è per un solo motivo, per perfezionare la tua tecnica;
se entri con l'atteggiamento sbagliato, allora il tuo allenamento sarà inutile.
Usa i kata per
migliorare la tua tecnica: prima di fare un buon kata, devi sapere come fare
tsuki e keri (2). Lo stesso vale per un kata con le armi, impara a conoscere
l'arma che stai usando. Alcuni kata diventano molto difficili, se non vengono
eseguiti correttamente, e la tua tecnica sarà sbagliata. Se non saprai usare le
tue mani, piedi e prese efficientemente, ti farai male.
Non eseguire il
kata una volta, due volte, o anche cento, eseguilo mille volte. Ogni volta che ripeti
un kata, esso lascia un segno nella tua mente. Devi continuare ad eseguire kata
su kata, fin quando non li sai fare anche dormendo, e sarà come un sogno.
Esegui i kata al pieno delle sue potenzialità: ogni singolo elemento o
movimento del kata
avrà un
significato diverso ogni volta che lo esegui. Il tuo corpo deve diventare
vigile di ciò che fai. Devi essere cosciente di cosa farà il tuo pugno o piede
prima che esso si muova. Rendi "autonome" le tue mani e i tuoi piedi,
come se avessero un cervello proprio, fai diventare i tuoi movimenti dei
riflessi condizionati, non pensare a cosa vuoi fare, dovresti essere in grado
di chiudere gli occhi e percepire il tuo tsuki o keri semplicemente
"sentendo" le tue mani o i tuoi piedi. Tutto ciò si raggiunge solo attraverso
una pratica assidua.
Quando esegui un
kata, è molto importante farlo nello stesso modo in cui è stato creato (e
insegnato dal tuo sensei): se il kata indica di fare chudan tsuki e tu lo fai
gedan, stai distruggendo il significato del kata, Eseguendolo in questo modo,
la tua tecnica non sarà mai perfetta, i kata sono stati trasmessi per
generazioni e coloro che lo eseguono correttamente sono tecnicamente validi.
La pratica di un
kata rende veloci le reazioni, percepisci il movimento prima che si manifesti,
durante la pratica del kata i tuoi riflessi e le tue reazioni diventeranno come
una lama affilata. Se ripeti un kata per 1000 volte e le prime 500 lentamente,
i movimenti verranno impressi nel tuo cervello, e ti avvicinerai molto alla
perfezione. Quando dovrai usare la tecnica di un kata, essa sarà già nella tua
mente e nei tuoi pugni, la eseguirai automaticamente. Tutto il karate si basa
sulla perfezione della tecnica.
Dovresti
studiare e praticare un kata per 10 anni, tutti i giorni (3), per perfezionarlo e
comprenderlo totalmente, non c'è nessuno al giorno d'oggi che abbia voglia di
farlo. Se per ogni kata che studi ci vogliono 10 anni per perfezionarlo, per 12
kata ci vorranno 120 anni. Scegli un kata importante e rendilo il tuo
"kata speciale", anche se pratichi maggiormente di più quello, non
trascurare gli altri, studia e impara anche quello stanno facendo gli altri.
Ovunque, persino
a Okinawa e in Cina ci sono persone che non comprendono i kata. Ci sono tre
tipi di persone nel mondo del karate:
1. Quelli che
strillano e praticano poco i kata
2. Quelli che
sanno fare i kata ma non li comprendono.
3. Quelli che
fanno i kata, li comprendono e sanno anche usarli.
Quando capita
qualcosa di improvviso, il primo senso che ti permette di valutare la situazione
è la vista: se i tuoi occhi sono abituati a reagire ad un attacco, allora anche
la tua mente lo sarà altrettanto, allena i tuoi occhi e la tua mente ancora
prima del corpo. Libera la mente prima di ogni pratica.
Chi pratica
spada, sa bene che c'è un momento per usarla ed un momento per non usarla. Il
karate in Okinawa e in Cina veniva usato per sopravvivere, era reale, oggi con
lo sport è differente, se conosci una tecnica reale e non sportiva devi stare
attento, usala solo in situazioni di reale pericolo per la tua vita. Il karate
non è qualcosa che devi mostrare a chiunque incontri per strada, se possiedi
una spada da un milione di dollari in grado di tagliare qualsiasi cosa, e la
mostri a tutti, tutti sapranno che possiedi quella spada, essa a quel punto non
rappresenterà più un vantaggio.
Le tecniche che
conosci o impari sono le tecniche di base, devi renderle tue: le situazioni in
cui ti imbatterai non saranno mai le stesse che capiteranno ad altri, migliora
le tecniche che ti vengono mostrate e rendile tue. Nessuno dimentica le proprie
tecniche.
Se il tuo volto
mostra emozioni e il tuo cuore è agitato, non stai usando la testa: quando
qualcuno ti attacca verbalmente devi usare la testa, non mostrare le tue
emozioni; rispondi con calma "Ah, interessante." Conserva il tuo
spirito nelle tue braccia e nei tuoi pugni, quando si muoverà, allora sarai
pronto, la tua espressione facciale non dirà nulla, saranno la tua mente e il
tuo spirito a fare tutto il lavoro per te.
In Okinawa e in
Cina quando chiedi a qualcuno se conosce il Karate, e costui ti risponde
"un pochino", prestagli molta attenzione e rispetto, c'è sempre da
imparare, sii sempre umile; sono sempre le persone che dicono "Io so
tutto" a soccombere quando incontrano quelle che dicono "Io ne so
poco"
Non c'è bisogno
di favella per essere un karateka. Non devi vantarti del fatto che tu sai fare
cose che gli altri non sanno fare, non vantarti apertamente del fatto che il
tuo stile è il migliore di tutti. Anche se ci sono tanti stili diversi, facciamo
tutti karate.
Pensa prima di
usare il karate: il karate è difesa, non attacco. Stai coltivando il tuo
spirito da solo: non andare in giro vantandoti di fare karate, se fai karate
devi solo essere saggio e riconoscente per l'educazione che ti hanno impartito
i tuoi maestri.
Per comprendere
gli altri devi prima comprendere te stesso: per continuare il tuo studio del karate, devi
studiare te stesso e il corpo umano. Scopri dove sono i tuoi punti deboli e
forti, il karate si basa sulla forza e sulla debolezza del corpo umano, studia
le tecniche e studia i punti del corpo che causano dolore. Conosci te stesso
prima di tentare di conoscere gli altri.
Quando avrai la
conoscenza del karate, non accontentarti e non camminare a testa alta, perché
avrai ancora molto da imparare. Lascia che sia sempre la conoscenza a guidarti
e avrai sempre un atteggiamento umile e rispettoso verso gli altri. Ci sarà
sempre qualcuno più forte di te."
(1)- E' stata
intenzionalmente omessa la traduzione di Ki in quanto si considera un concetto intraducibile.
(2) - In alcuni
punti si è preferito tradurre il termine inglese “fist” e ”kick” come “tsuki” e
keri” dato che soprattutto il termine “pugno” non sembrava attinente alla
tecnica citata
(3) - è stato aggiunto
“ogni giorno” in quanto a Okinawa si da per scontato che la pratica del karate
sia quotidiana mentre lo è raramente nella pratica occidentale.
ENGLISH VERSION
True Karate Spirit
Seminar Barnwell, SC, November 1981 by Taika Seiyu Oyata
ENGLISH VERSION
True Karate Spirit
Seminar Barnwell, SC, November 1981 by Taika Seiyu Oyata
“If you do not
have the correct attitude to study karate, you will never achieve success. When
you do a technique, do it to the fullest of your “KI” (your spiritual self).
When you punch, put your entire self into your fists. Put yourself into each
technique. You must become one with yourself.
When entering
the dojo or any training area, clear your mind. Do not think of what happened
during the day or what you are going to do when you leave. You are coming to
the dojo for one purpose, to perfect your technique. If you enter with the
wrong attitude, then your training will be useless.
Use kata to
improve your technique. Before you can do a good kata, you must know how to
punch and kick. The same applies to weapons kata, know the weapon that you are
using. Some kata are very difficult and if not done correctly, your technique
will be wrong. If you can’t use your hands, feet and grabs proficiently, you
will get hurt.
Do not practice
kata once, twice or even one hundred times, do it one thousand times. Each time
you repeat a kata, it makes an imprint on your mind. You should continue ti
practice kata over and over, until you can do it in your sleep and it is like a
dream. Practice kata to its fullest potential.
Every component
or every move in the kata will have a different meaning to you each time you do
it. Your body must become aware of what you are doing. Know what your fist or
foot is going to do before it does. Personify your feet and hands, almost as if
they have a brain. Make your moves an automatic reflex. Do not think about what
you are going to do. You should be able to close your eyes and see the punch or
kick coming by the feel of your hands or feet. This comes only with extensive
practice.
When you
practice a kata, it is very important to do it exactly as it is written (how it
has been handed down). If the kata calls for a punch to the midsection and you
throw it several inches off, you are defeating the meaning of the kata.
Practicing this way, your techniques will not be perfect. Kata have been handed
down for thousands of years and the ones who do them correctly are the true
technicians.
The practice of
kata enables one to react quickly, to detect a movement before it happens. In
practicing the kata, your reflexes and your reactions will become razor sharp.
If you do a kata one thousand times and do the first 500 slow, the movement is
imprinted on your brain and the closer you’ll come to doing it perfectly. When
you have to use a technique from the kata, it will already be in your mind and
in your fists. You will do it automatically. Perfection of technique is what
karate is all about.
You should study
and practice a kata for 10 years to perfect and totally understand it. There
isn’t anyone around today who is willing to do this. For every kata that you study,
it will take 10 years to perfect. If you study 12 kata, then it will take 120
years to perfect them all. Keep one main kata as your “special kata”. Although
you practice one kata constantly, do the others also. Study and know what
everyone else is doing.
Some people say
that kata has no meaning, this is not true. There are many hidden meanings in
kata. Most people do not understand kata or their hidden meanings. Kata made
for show has no true meaning. Not everyone can do kata and understand the true
meaning. Watching a made up kata is like watching someone eat. This was done
thousands of years ago and there are not many ways of changing or doing it
differently. What you are doing now has already been done.
Everywhere, even
in Okinawa and China, there are people who do not understand kata. There are
three types of people in karate:
1- Those who can
talk loud and do little kata.
2- Those that
can do kata but do not understand it.
3- Those who can
do kata, understand what they do and can use it.
When a situation
occurs, the first thing you use to recognize the situation is your eyes. If
your eyes are used to reacting to an attack, then your mind can react. Train
your eyes and mind before you train your body. Clear your mind before you
engage in practice.
Like using a
sword, there is a time to use it and a time not to use it. Karate in Okinawa
and China was used to protect one’s life, it was for real. Today with sport
karate there is a difference. If you have a technique that is real and not
sport, be careful. Use it only when it is a matter of life and death. Karate is
not something that you go around showing everyone. If you have a million dollar
sword that will cut anything and you go around showing off, then everyone will
know about your sword. The sword is then no longer an advantage.
The techniques
you know or learning are basic techniques. You must make these your own. The
situations that you come up against will not be the same situations that
everyone else comes against. Perfect the techniques that you are shown and make
these your own. No one forgets his own techniques.
If you display
emotions on your face and your heart is on fire, then you are not using your
mind. When someone attacks you with verbal harassment, use your mind and don’t
display your emotions on your face. Calmly say, “Oh, is that so.” Keep your
spirit in your arms and fists. When he makes his move, then you are ready. It
is not your facial expression that is saying anything, it is your mind and
spirit working for you.
In Okinawa and
China, if you ask if they know karate and they answer, “I only know a little”,
be careful of this person. You are always learning and should remain humble. It
is people who say, “I know everything”, that get hurt when they confront the
person who says, “I know a little”.
You do not need
a mouth to be a karate-ka. You do not have to brag about what you can do and
what someone else can not do. Do not brag that your style is better than
everyone else’s. Even though there are many different styles, we are all still
karate-ka.
Think before you
use karate. Karate is defensive, not offensive. You are developing your spirit
for yourself. Do not go around bragging that you know karate. If you know
karate, then you should be enlightened and grateful for the education given to
you by your teachers.
To understand
others, you must first understand yourself. To continue your study of karate,
you must study yourself and the human body. Find out where your weakness are
and where your strong points are. Karate is based on strength and weakness of
the human body. Study the techniques and study the points of the body that can
hurt. Know yourself before you try to know others.
When you obtain
the knowledge of karate, do not let it go to the back of your head and force
your nose up, there is always more for you to learn. Let the knowledge that you
learn come to the front of your head so that you will always keep your head low
with humility and respect. You nevere know who is better than you.”
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