martedì 6 dicembre 2011

L'Istante della Vittoria


Molti avranno sperimentato come nell’attimo del colpo, sia esso inferto con un guantone da pugile o con un bastone di bambù, si avverta come un contraccolpo, più che un attacco diretto al corpo dell’antagonista, e questo è proporzionale alla precisione del colpo. 
A causa del colpo e della propria forza si crea nello spazio una specie di cavità. 
In quell’istante il corpo dell’antagonista colma esattamente la cavità spaziale e, quando ne assume perfettamente la forma, il colpo si può considerare riuscito.
Perché mai si prova quella sensazione, come può un colpo avere effetto?
Perché il movimento per vibrarlo è stato scelto con esattezza, sia temporalmente che spazialmente, perché la scelta e la decisione hanno colto un attimo di distrazione nell’antagonista, l’hanno intuito ancora prima che si rivelasse. 
Questa intuizione è una facoltà misteriosa, che si acquisisce attraverso un processo di lungo allenamento. 
Quando l’attimo di distrazione si è rivelato, è ormai troppo tardi: è tardi quando quel qualcosa latente nello spazio davanti alla punta del bastone ha già preso forma; nell’attimo in cui prende forma deve già essere perfettamente situato nella cavità spaziale da noi designata e creata. 
È proprio quello, in ogni combattimento, l’istante della vittoria.

Yukio Mishima (1925 - 1970)

da ‘Sole e Acciaio’



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