domenica 11 novembre 2018

La Gratitudine è Preghiera




Che cos’è la preghiera? Di solito per preghiera s’intende domandare qualcosa, chiedere, lamentarsi: hai dei desideri e chiedi a dio di aiutarti a soddisfarli. Vai da dio a chiedere qualcosa, a mendicare. Per te pregare è mendicare, ma la preghiera non può essere mendicare: può essere solo ringraziamento, un’espressione di gratitudine. 

Sono due atteggiamenti completamente diversi: quando vai a mendicare, la tua preghiera non è il fine, è soltanto il mezzo. Ciò che importa per te non è la preghiera, stai pregando per ottenere qualcosa, e quello è ciò che conta. Molte volte il tuo desiderio non è soddisfatto, allora smetti di pregare e dici: “Tanto è inutile!”, perché per te la preghiera è soltanto un mezzo. 

La preghiera non può mai essere un mezzo, proprio come l’amore non può mai essere un mezzo. L’amore è fine a se stesso: ami, ma non per ottenere qualcosa. L’amore ha un valore intrinseco: ami perché è così bello amare! Non stai cercando di ottenere un risultato; l’amore non è un mezzo per raggiungere un fine –è il fine! 
E la preghiera è amore: va’, prega con gioia, senza chiedere niente, senza mendicare. Pregare è talmente bello, ti senti così in estasi e così felice che ringrazi il divino per averti permesso di esistere, di respirare, di vedere –e che colori! Il divino ti ha permesso di ascoltare, di essere consapevole; queste cose non le hai guadagnate, sono un dono. 

Va’ al tempio con profonda gratitudine, unicamente per dire grazie: “Quello che mi hai dato è fin troppo e io non lo merito!”. Credi forse di meritare qualcosa? Puoi forse dire di meritare qualcosa? Se non fossi venuto al mondo, potresti dire di essere vittima di un’ingiustizia? No! Tutto ciò che hai è soltanto un dono dell’amore divino –non l’hai meritato. Dio trabocca d’amore. Quando lo comprendi, nasce in te la qualità della gratitudine. A quel punto ti rivolgi al divino semplicemente per ringraziarlo, perché ti senti pieno di gratitudine. 

La gratitudine è preghiera e non c’è niente di più bello che sentirsi grati, niente è paragonabile alla gratitudine. La preghiera è il culmine della tua felicità e non può diventare un mezzo per raggiungere un fine. Gesù dice: “Se pregate, sarete condannati”, perché la tua preghiera è falsa, sbagliata. Gesù sa bene che quando vai al tempio, vai a chiedere qualcosa, a mendicare: usi la preghiera come un mezzo, e questo è peccato. 

Che cos’è il tuo amore? Se comprendi cos’è l’amore, puoi comprendere cosa avviene nella preghiera. Ami veramente una persona? Forse non è amore ma qualcos’altro, una gratificazione reciproca… Quando ami una persona, l’ami veramente? Le apri davvero il cuore? Oppure sfrutti l’altro in nome dell’amore? Tu usi l’altro in nome dell’amore; lo usi per il sesso o per altri scopi, ma lo usi. Se l’altro si rifiutasse di essere usato, continueresti ad amarlo? No, penseresti che non serve più a niente. Se l’altro ti stima, se piaci a una bella donna, il tuo ego è soddisfatto. Quando una bella donna ti guarda, per la prima volta ti senti un vero uomo; ma se non ti stima, se non ti guarda con ammirazione, allora non l’ami più. Se un bell’uomo, dall’aspetto virile, ti guarda come si guardano le belle donne, ti fa la corte, ti senti gratificata e il tuo ego è soddisfatto. Questo è sfruttamento reciproco –ma voi lo chiamate amore. E non c’è da stupirsi se i vostri rapporti sono un inferno: non possono essere altro, perché l’amore è solo una parola e dietro alla parola amore si nasconde qualcosa di ben diverso. Il vero amore non crea mai un inferno, perché l’amore ha la stessa qualità del paradiso. 

Se ami, sei felice –e la tua felicità rivela il tuo amore. Ma guarda gli amanti: gli amanti non sono felici. Certo, erano felici all’inizio, quando facevano progetti e, ignari di tutto, gettavano le reti per catturarsi l’un l’altro. E questo perché la poesia, l’idillio e tutte le altre sciocchezze servono unicamente a catturarsi a vicenda: una volta che il pesce cade nella rete, non sono più felici, si sentono imprigionati. L’ego dell’altro diventa una prigione, ed entrambi cercano di dominarsi e di possedersi a vicenda. Questo tipo d’amore diventa una condanna. 
Se il tuo amore è falso, la tua preghiera non può essere autentica, perché la preghiera significa amore per il Tutto –e se non hai saputo amare un essere umano, come puoi amare il divino? L’amore è solo un gradino verso la preghiera. Devi imparare ad amare. 

Se riesci ad amare un essere umano, ti viene rivelato un segreto, ti viene data una chiave; la medesima chiave dischiuderà il divino –naturalmente in una dimensione milioni di volte più grande. La dimensione è infinitamente più grande, ma la chiave è la stessa. L’amore è fine a se stesso, e nell’amore non c’è più ego. Quando sei senza ego, c’è amore. Allora puoi dare senza chiedere niente in cambio, dai perché dare è bellissimo, condividi perché condividere è stupendo –non c’è più contrattazione. Quando non c’è contrattazione, non c’è ego, l’amore fluisce; allora ti apri, ciò che è bloccato in te si scioglie. 

Devi imparare a scioglierti –solo allora puoi pregare. Gesù dice ai suoi discepoli: “Se pregate…” –se voi pregate, e l’enfasi è tutta sul voi –, “sarete condannati”. Questo detto non fa parte della versione dei vangeli autorizzata, i cristiani non l’hanno voluto includere. Chiunque potrebbe fraintenderlo, ma Gesù non è contrario alla preghiera o al digiuno; non è contro il dare agli altri o il condividere quello che si ha –Gesù è contro le tue maschere. Ciò che in te è vero deve emergere dal tuo essere. Ma prima devi cambiare, deve avvenire una trasformazione, solo allora tutto ciò che farai sarà giusto! 

Un uomo chiese una volta a Sant’Agostino: “Cosa debbo fare? Non sono un uomo molto istruito, quindi dimmelo in breve, senza usare troppe parole”. Agostino rispose: “Posso dirti solo una cosa: ama! E se amerai, tutto quello che farai sarà giusto”. 

Se ami, tutto è giusto; ma se non ami, tutto è sbagliato. Amore vuol dire buttare via l’ego. Amore vuol dire essere centrato. Amore vuol dire vivere in beatitudine. Amore vuol dire sentirsi pieno di gratitudine. Il significato dell’amore è: fonda la tua vita sull’essere e non sull’agire. Le azioni sono soltanto in superficie, mentre l’essere è in profondità. Lascia che tutto fluisca dal tuo essere. Non predisporre nulla, smettila di controllare le tue azioni, trasforma il tuo essere! Perché alla fine non importa quello che fai: importa ciò che sei.

Osho
The Mustard Seed, CAP. 5


© Tora Kan Dōjō






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