domenica 7 ottobre 2018

Vita-Morte una cosa sola




Che fare dunque? Se vuoi vivere, permetti anche la morte.

La morte non è qualcosa che succede alla fine della vita; è un processo.
Hai cominciato a morire il giorno in cui sei nato.
Non ci sono la vita da una parte e la morte dall’altra, la vita adesso e la morte in futuro, no. Non le puoi dividere, vanno insieme, è inevitabile.

La vita è morte: nel giorno in cui sei nato, in quello stesso giorno hai cominciato a morire. E se eviti la morte, eviti anche la vita. Inspiri, è la vita; espiri, è la morte. La mattina ti alzi, è la vita; la sera vai a dormire, è la morte. Lavori, agisci, è la vita; ti rilassi, è la morte. È un processo continuo, è presente in ogni momento.

E se eviti la morte eviterai anche la vita. Se non vuoi espirare profondamente, quanto profondamente potrai inspirare? Se non ti vuoi rilassare, quanto attivo potrai essere? Non avrai l’energia necessaria per farlo. Quando comprendi che la vita implica la morte, che ogni atto di vita è anche un atto di morte, la vita perde la sua seriosità, diventa puro divertimento, perché è seriosa a causa della paura della morte. A causa di questa paura non puoi ridere a crepapelle, non puoi godere la vita, non puoi fare niente. La morte è sempre dietro l’angolo, simile a un’ombra nera che ti segue e non ti lascia fare nulla. Così diventi serio, ti metti a pensare come diventare immortale, ti metti alla ricerca dell’immortalità, del segreto dell’elisir di lunga vita.

Sono tutte ricerche insulse, non sono ricerche autentiche. Non esistono elisir chimici, alchemici, ambrosia, no. Il segreto sta nel vedere che vita e morte sono un unico processo. Lo sono, sono un unico fenomeno. E allora non proverai più paura, anzi, sarai grato alla morte perché la vita diventa possibile solo grazie alla morte.

Attraverso la morte tutto si rinnova. Osserva il fiore che è sbocciato stamattina… è proprio accanto a una pietra. Stasera il fiore non ci sarà più, ma la pietra sarà ancora lì, perché il fiore ha più vitalità della pietra. Cosa ti piacerebbe? Essere simile alla pietra o simile al fiore? Come mai il fiore muore tanto in fretta? Perché vive con intensità e la morte arriva in fretta, non si attarda. Il fiore ha danzato sotto il cielo, si è goduto i raggi del sole e la brezza, ha fatto tutto quel che andava fatto e la sera è pronto a morire, senza una lacrima, senza piangere o lagnarsi. Il fiore è appagato, e finalmente arriva il momento di riposare. E quando il riposo sarà terminato, il fiore ritornerà, volta dopo volta…

La vita è un eterno ritorno, la morte è solo un riposo.
Non devi preoccupartene; tu vivi e basta.


Osho
Tratto da ‘Lettere d’Amore all’Esistenza’  ed. Feltrinelli



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