mercoledì 2 maggio 2018

La Felicità al Potere




"Noi [Mujica e la moglie, ndr] abbiamo dovuto vivere per molti anni prigionieri, e non avevamo quasi nulla. Poi, quando siamo usciti dal carcere, ci siamo resi conto che per vivere non avevamo bisogno di tante cose, ma di poco. Quindi non ci serviva una casa grande, non ci servivano i domestici, vivevamo come vive una persona comune in una famiglia comune del popolo uruguayano. E quando sono diventato presidente, ho continuato a vivere come prima; e quando non sarò più presidente, continuerò a vivere come prima. Perché lottiamo per essere liberi e non mi stancherò mai di spiegare che per essere liberi bisogna avere tempo: tempo da spendere nelle cose che ci piacciono, poiché la libertà è il tempo della vita che se ne va e che spendiamo nelle cose che ci motivano. Mentre sei obbligata a lavorare per sopperire alle tue necessità materiali, non sei libera, sei schiava della vecchia legge della necessità. Ora, se non poni un limite alle tue necessità, questo tempo diventa infinito. Detto più chiaramente: se non ti abitui a vivere con poco, con il giusto, dovrai vivere cercando di avere molte cose e vivrai solo in funzione di questo. Ma la vita se ne sarà andata via... Oggi la gente si preoccupa di comprare, in una corsa infinita [...].E allora non ha più tempo per le cose elementari, che sono molto poche e sono quelle di sempre, le uniche: le relazioni fra genitori e figli, l'amore, gli amici... Per tutto questo c'è bisogno di tempo!"

"Io credo molto nella natura, adoro la natura. Se è Dio, allora questo è il mio Dio: l'amore che ho per la natura, l'ammirazione, direi persino la devozione. La natura è il mio altare: le anatre parlano, le foglie parlano, la natura biologica è un permanente canto alla vita... e alla morte, tutto insieme. Ci sono persone che credono che vivendo nel campo ci sia solitudine; ma la solitudine è dentro di loro! Lì non esiste solitudine, il campo è l'emporio della vita, che va e viene, un luogo in cui tutto fa segno, ogni cosa manda segnali. Il problema è poterlo vedere, permettere che ti raggiunga: ogni fogliolina, i trifogli, tutto si sta accomodando per trovare il miglior angolo d'incidenza. Questa è magia, una magia permanente. Esiste il mondo dell'idrogeno, il mondo minerale, ed esiste il mondo biologico, fatto di mondo minerale. L'universo è prevalentemente minerale, fisico e silenzioso, pieno di energia. La vita è un miracolo. Non ci rendiamo conto che nella magnificenza dell'universo a noi è toccato vivere in una macchietta di terra".

"Se dovessi consigliare un giovane che abbia voglia oggi di fare politica, gli direi che è meraviglioso lottare per ciò che uno pensa, per quello che sente. È necessario imparare a vivere coerentemente con quel che si pensa. Non dimenticartelo! Vivi come pensi, altrimenti finirai per pensare come vivi. Se ti portano a vivere in un altro modo, al tavolo del gran buffet, perché ti sorridono, ti fanno un contratto da segretaria, ti valorizzano come braccio destro e ti riconoscono un prestigio, non dimenticare però che quel tavolo non è il tuo. Se devi lavorare lavora, ma mantieni i tuoi valori, le tue decisioni. Non farti trasportare dal mondo! Questo è molto difficile nell'epoca contemporanea".

"A volte può capitare che uno passi davanti a un paesaggio e non lo veda. La vita è un paesaggio straordinario, ma bisogna vederlo. E per questo bisogna avere tempo. Beh, quando uno è prigioniero, immerso in una grande solitudine, deve inventarsi delle cose per continuare a campare. E pensa molto. Si abitua a parlare con ciò che serba dentro di sé. E c'è una vera e propria personalità dentro, sai? Però bisogna scoprirla. Oggi ci si rivolge al fuori, con twitter, con Facebook; ma così uno non parla con quello che ha dentro di sé. Mandi messaggi alla gente di fuori, ma a quello che hai dentro?"

José Pepe Mujica
Estratti da: ‘La Felicità al Potere’ ed. EIR


© Tora Kan Dōjō







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