martedì 7 ottobre 2014

Le Cinque Scimmie




Ecco... illustra bene cosa significhi seguire ottusamente le regole dettate dalla massa, anche un malcompreso senso della tradizione porta a questi risultati.
Non illudiamoci non siamo affatto diversi da queste scimmie...



l'esperimento delle cinque scimmie (Harry Harlow): 

«Immaginate una gabbia con dentro 5 scimmiette.
Dentro alla gabbia appendete una banana a una corda e mettete una scaletta sotto di essa. Dopo poco vedrete che una delle scimmie si avvierà verso la scala per prendere la banana. Non appena tocca la scala, spruzzate dell’acqua gelata sulle altre scimmie.
Dopo un po’ un’altra scimmia farà lo stesso tentativo con lo stesso risultato – tutte le altre scimmie verranno inondate di acqua fredda. Presto quando una scimmia cercherà di arrampicarsi su per la scala, le altre scimmie cercheranno di impedirglielo. A questo punto mettete via l’acqua gelata. Levate una scimmia dalla gabbia e sostituitela con un’altra nuova. La nuova scimmia vedrà la banana e vorrà salire la scala. Ma con sua grande sorpresa tutte le altre scimmie le si scaglieranno contro. Dopo un altro tentativo con conseguente attacco, essa saprà che se proverà di nuovo a salire le scale verrà aggredita. A questo punto togliete un’altra delle 5 scimmie di partenza e sostituitela con una nuova. La nuova venuta andrà verso la scala e sarà aggredita dalle altre. Quella che è entrata per penultima prenderà parte alla punizione con entusiasmo!
Similmente sostituite una terza scimmia con una nuova, e poi una quarta e poi una quinta. Ogni volta che l’ultima arrivata andrà verso la scala sarà attaccata. La maggior parte delle scimmie che la aggrediscono non hanno idea del motivo per cui non si può salire la scala o per cui si ritrovano ad aggredire l’ultima scimmia. Dopo aver sostituito tutte le scimmie originali, nessuna delle scimmie che rimane è mai stata inondata di acqua gelata. Eppure nessuna di loro prova ad avvicinarsi alle scale per raggiungere la banana. Perché no? Perché per quanto ne sanno si è sempre fatto così!»




© Tora Kan Dōjō




 

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