venerdì 1 dicembre 2017

Il Contadino Saggio / The Wise Farmer






C’era una volta un contadino cinese il cui cavallo era scappato;
tutti i vicini quella sera stessa si recarono da lui per esprimergli
il loro dispiacere.“Siamo così addolorati di sentire che il tuo cavallo è fuggito.
E’ una cosa terribile”
Il contadino rispose:“Forse.”

Il giorno successivo il cavallo tornò portandosi dietro sette cavalli selvaggi,
e quella sera tutti i vicini tornarono e dissero:
“Ma che fortuna! Guarda come sono cambiate le cose.
Ora hai otto cavalli!”
Il contadino disse:“Forse.”

Il giorno dopo suo figlio cercò di domare uno di quei cavalli per cavalcarlo,
ma venne disarcionato e si ruppe una gamba, al che tutti esclamarono:
“Oh, poveraccio. Questa e’ una vera disdetta”
ma ancora una volta il contadino commentò:“Forse.”

Il giorno seguente il consiglio di leva si presentò per arruolare gli uomini nell’esercito, e il figlio venne lasciato a casa per via della gamba rotta.
Ancora una volta i vicini si fecero intorno per commentare: “Non è fantastico?”
ma di nuovo il contadino disse:“Forse.”

Il contadino si è mantenuto nel rifiuto di guadagno o di perdita,
di vantaggio o di svantaggio

nello Zen possiamo chiamarlo “non-scegliere” perché, se ben si pensa non vi è nulla che possieda una caratteristica che sia sempre positiva o sempre negativa!

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The wise  farmer

There was once a Chinese whose horse ran away;
all the neighbors that night came to him to express
their displeasure.
“We are so saddened to hear that your horse has escaped.
It ‘a terrible thing “
The farmer said: “Maybe.”

The next day the horse returned bringing with it seven wild horses,
and that evening all the neighbors came back and said:
“What luck! See how things have changed.
Now you have eight horses! “
The farmer said:“Maybe.”

The day after his son tried to tame one of those horses to ride,
but was thrown and broke his leg, which all said
“Oh, poor guy. This is’ real notice”
but once again the farmer said:“Maybe.”

The day following the advice of military men came to enlist in the army,
and the child was left at home due to broken leg.
Once again, the neighbors gathered around to comment:“Is not it great?”
but again the farmer said:“Maybe.”

The farmer is maintained in the rejection of gain or loss,
advantage or disadvantage

in Zen we call “no-choice”
because, if well you think there is nothing that possesses a characteristic
which is always positive or always negative!


© Tora Kan Dōjō
www.iogkf.it






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