Il Seminario che si è tenuto presso
il Tora Kan Dojo il 23 e 24 gennaio scorsi, ha esplorato le profondità della
pratica energetica e meditativa del Goju-Ryu di Okinawa che trova le sue
origini nel Qi Gong della Cina del Sud e, in particolare, nel Qigong della Gru
Bianca.
Sensei Sydney Leijenhorst,
Capo Istruttore d’Olanda IOGKF, ha praticato Arti Marziali, meditazione e arti
yogiche per più di trent’anni. Ha praticato Qigong sotto la guida di vari
insegnanti cinesi ed europei tra i quali: Zhang Yu, Lu GuanJun, Shen HongXun,
Yang JwingMing, Chrissie Coburn Krzowska e altri.
E’ profondamente connesso ad
una varietà di tradizioni orientali come il Buddhismo Tibetano, il Qigong e il
Karate Goju-Ryu ed è implicato in ricerche che fanno incontrare le tradizioni
spirituali antiche, la moderna psicologia e la cultura dei nostri giorni.
La sua preziosa ricerca ha
approfondito e fatto luce su qualità fondamentali della pratica del Goju-Ryu di
Okinawa completamente assenti in altri stili di Karate e dimenticati da molte
scuole dello stesso Goju-Ryu.
In particolare il seminario
ha affrontato in maniera profonda ed esaustiva, i molteplici aspetti della
pratica legata ai kata Sanchin e Tensho, esplorandone diversi livelli di
profondità: la corretta respirazione anatomica, la respirazione sottile e la
visualizzazione del percorso dell’energia, la giusta postura e le molteplici
tensioni e torsioni che si creano attraverso di essa, in un continuo
processo di bilanciamento reciproco che pemette il corretto flusso di energia.
Nella sessione teorica del sabato
inoltre ci è stata offerta la possibilità di chiarire diversi dubbi e di soddisfare
le nostre curiosità con domande che spaziavano dalla storia del qiqong, alla gestione
delle emozioni profonde nella pratica marziale.
Questo intenso lavoro sul
corpo/mente ci ha lasciato, anche a distanza di giorni, una sensazione cristallina
e tangibile, che testimonia dell’elevato livello dell’insegnamento offerto.
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