lunedì 15 maggio 2017

Solo Semplicemente Zazen





Quando mi trovavo in Cina, in nessuna delle conferenze del mio Maestro ho mai sentito dire che un Maestro abbia praticato contemporaneamente lo Zazen ed altre discipline, e questo sin dai tempi più remoti ed in qualsiasi paese. Infatti, come disse il Maestro Unmon, non si può cogliere la Suprema Saggezza se non ci si concentra su un'unica cosa.
 
Quando si fa di tutto, ma non si approfondisce nulla, si giunge alla fine della propria vita senza aver portato nulla a compimento. In simili condizioni, a cosa varrebbe esser nato?
  Nello Zen non si distinguono le persone a seconda del sesso, della personalità o della condizione di monaco o laico.
  In Cina gli imperatori 'Dai' e 'Jun', benché molto occupati dai loro affari politici, praticavano Zazen ogni volta che avevano del tempo libero ed hanno così compreso i principi più profondi ed il segreto dello Zen.
  Un altro esempio è quello di 'Ri'e di 'Bo', primi ministri molto indaffarati, che praticavano Zazen nel tempo libero ed hanno così colto il segreto dello Zen.
In breve, tutto dipende dalla volontà di ciascuno, dall'ardore del suo desiderio di praticare Zazen. La condizione sociale non fa grande differenza, anche se l'uno è monaco e l'altro molto occupato dal suo lavoro.
Ogni uomo che ha compreso cosa sia il grande problema della vita ha forza sufficiente per fare Zazen e, qualora la sua determinazione si rafforzi, egli potrà sicuramente praticare Zazen sempre e dappertutto, malgrado tutte le sue attività.
  Quando si diventa monaco, si dovrebbe diventare famosi per il proprio Zazen.
  Non dovreste pensare di aver compreso quando avete solo inteso qualche parola. Dobbiamo sempre chiedere al Maestro in che modo bisogna praticare e dobbiamo sempre concentrarci sullo Zazen. Non bisogna fermarsi ad una conoscenza relativa di se stessi e trarne motivo di fierezza.
Bisogna risvegliarsi ed arrivare ad essere pienamente coscienti di se stessi, liberandosi dagli impulsi del desiderio attraverso l'osservazione dell'impermanenza dei fenomeni.
Solo continuando a praticare Zazen si può vincere l'egoismo e si può realizzare la condizione originale di cui il Buddha ha fatto esperienza.

Dōgen Zenji – Shōbōgenzō Bendōwa






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