sabato 27 aprile 2013

Una Pratica Inutile

 

 “Giocoliere, ballerino, acrobata, egli incarna nell’aria ciò che gli altri uomini si accontentano di rappresentare sulla terra. Il desiderio è al tempo stesso stravagante e perfettamente naturale, e in fin dei conti la sua attrattiva sta nel fatto che è una cosa del tutto superflua.”

'tratto da 'On the High Wire' 'Trattato di Funanbolismo' di Philippe Petit

Commento di Taig
ō Sensei:
L’arte è la cosa stessa, una vita nella sua più nuda evidenza. Se c’è bellezza, è la bellezza che sentiamo in noi.
L’Arte, quella vera, non ha niente a che vedere con il commercio, con la convenienza, non scaturisce dal bisogno ma da un’incontenibile abbondanza che reclama di essere condivisa.
La Pratica pervenuta ad alto livello è Arte, non può essere altrimenti, e come l’Arte attiene al superfluo.
Non si pratica l’Arte Marziale o si siede in Zazen per stare meglio, per divenire migliori, per imparare a difendersi… chi si ferma a questo stadio non si è nemmeno avvicinato alle profondità dell’esercizio.
Si pratica perché diventa espressione senza scopo della nostra vita, il nostro canto di gratitudine che si perde nel vuoto di un cielo infinito.

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