lunedì 27 novembre 2017

Schegge Budo e Zen - 27 novembre 2017





















"Ben oltre le idee
di giusto e di sbagliato 
c'è un campo.
Ti aspetterò laggiù."

Jalaluddin Rumi



"Bisogna creare luoghi dove fermare la nostra fretta e aspettare la nostra anima..."

Tonino Guerra




"Molte persone prendono la fede per una sorta di estatica ebbrezza. Ci sono esaltazioni o illusioni che sembrano sante. La vera fede nasce quando si è smaltita la sbornia."

Kōdō Sawaki Roshi



"Nello Zen ci è richiesto un passo in più: assumerci delle responsabilità, prendere l'iniziativa nello svolgere il proprio compito. 
Prendersi cura non può essere un compito che richiede soltanto l'esecuzione di un'indicazione, di un ordine... per quanto ben fatto. 
Prendersi cura richiede iniziativa, capacità di visione, intuito. 
Potremmo eseguire un compito perfettamente pur non avendo in cuore il giusto sentimento del 'prendersi cura'.
Dōgen Zenji descrive quest'attitudine con l'immagine del cuore di una madre.
'Quando lavorate, lavorate con il cuore di una madre.' "

Paolo Taigō Spongia Sensei



"Semplicemente
la luce attraversa 
un solo cuore."

Monica De Marchi

venerdì 24 novembre 2017

Risveglio è tornare alla condizione normale







Se la civiltà moderna non acquisterà rapidamente un nuovo orientamento, I'umanità è votata a sparire in un prossimo futuro. Visto che non esistono "uomini saggi" a governare il mondo, le classi dirigenti, per ispirate che siano, non possono che cedere ad un'inclinazione naturale all'egoismo, al solo scopo di preservare ed accrescere il benessere delle loro proprie nazioni, a scapito della saggezza universale, del senso di responsabilità e di generosità. (...) Siamo incapaci dì prevenire l'aumento dei desideri egoisti dell'uomo, come, del resto, di controllare l'espansione demografica e lo squilibrio della sua ripartizione.

Le prime vittime saranno coloro che, nella nostra epoca, hanno dimenticato la loro origine, trascinati e coinvolti dal mondo umano della tecnologia, che alimenta l'egoismo, la ricerca del profitto, la speculazione mentale (gli intellettuali, i dirigenti, i responsabili, gli opportunisti, gli abitanti delle grandi metropoli, i dilettanti), a tutti loro il peso dell'incoscienza sarà pesante da portare. Non sono certamente le discussioni interminabili a questo proposito, che si tengono in occasione dei Congressi, anche internazionali, che risolveranno il problema. Il solo rimedio è in ciascuno di noi, nel profondo della sua natura spirituale, attuabile e realizzabile nella pratica del Risveglio. Questo Risveglio ridona all'uomo la sua vera dimensione e ristabilisce nel suo corpo e nello spirito l'equilibrio perso, causa di tutti i mali.

Il Risveglio significa:
1 - Ritorno alla condizione normale del cervello e della coscienza; riequilibrio fra  funzionamento razionale ed intuitivo del cervello; riattivazione del cervello profondo.
2 - Sublimazione dei desideri e trasmutazione dell'egoismo in altruismo.
3 - Sviluppo della pazienza e della tolleranza; accrescimento della capacità omeostatica (equilibrio naturale).
4 - Sviluppo-attualizzazione delle potenzialità del corpo, della mente e della creatività.
5 - Coltivare la Saggezza in armonia con la natura e nell'utilizzare la scienza.

T.  Deshimaru Roshi, 1980 - tratto da un volantino di invito ai ritiri estivi di meditazione


© Tora Kan Dōjō
www.iogkf.it








lunedì 20 novembre 2017

Schegge Budo e Zen - 20 novembre 2017





















"Con ogni pensiero, tentare di conoscere i propri difetti e correggersi per tutta la vita: questa è la Via."

Yamamoto Tsunetomo



"I pesci nuotano nell’acqua e per quanto a lungo nuotino, non c’è fine all’acqua. 
Gli uccelli volano in cielo e per quanto volino, non c’è fine al cielo. Eppure i pesci non lasciano mai l’acqua, gli uccelli non abbandonano mai il cielo. 
Quando il loro bisogno è grande, c’è grande attività. 
Quando il bisogno è piccolo, c’è piccola attività. In questo modo mai nessuno mancherà d’impiegare se stesso pienamente, 
e in nessun posto mai ci sarà mancanza alcuna di muoversi e girare liberamente. 
Se un uccello lascia il cielo, presto morirà. 
Se un pesce lascia l’acqua, presto morirà."

Eihei Dōgen, Shōbōgenzō - Genjo Koan






"Quando la tua collera cresce, abbassa i pugni.
Quando i tuoi pugni si sollevano, abbassa la tua collera."

Chojun Miyagi Sensei



"Chi non ha mai sentito il gelo penetrare nella carne non potrà mai comprendere la gioia che può dare il tepore di una stanza....
E questo vale per ogni cosa. 
La depressione e l’infelicità dilaganti oggi hanno, a mio parere, una delle principali cause nell’aver rimosso ogni disagio, ogni esperienza che preveda il confronto con la difficoltà. 
Bisogna essere rieducati al confronto con lo sforzo e la difficoltà e ad accogliere l’incertezza. 
Un grande aiuto può venire dalla Pratica Zen e dell’Arte Marziale nel Dōjō."

Paolo Taigō Spongia Sensei








lunedì 13 novembre 2017

Schegge Budo e Zen - 13 novembre 2017





















"Ogni pensiero, ogni emozione, ogni parola, ogni azione, contribuisce a modellare il paesaggio della nostra esistenza e quello degli altri; prepara anche il territorio per altri pensieri, altre parole, altre azioni. [...] Le nostre scelte, le nostre parole, i nostri atti, quindi il mondo nel quale viviamo, dipendono dai nostri pensieri. Tutto si decide nella mente. Dal momento che ogni tua scelta dipende dai tuoi pensieri, il tuo pensiero crea la tua vita, il tuo mondo. Presta attenzione a come i sentimenti e le idee che ti attraversano la mente finiscono per produrre la tua esistenza. [...]
Ora, non vi è nulla di più difficile che accedere alla libertà del pensare, che sottrarsi all'automatismo inconscio delle rappresentazioni e delle emozioni. [...] Il pensiero automatico o pensiero parassita, quello che noi subiamo, ci impedisce di vivere nell'attimo, di percepire il momento e di vivere felici. Questo pensiero ci impedisce di vivere la nostra vita. Per questo è così importante conquistare la libertà nel pensare."

Pierre Lévy



“Senza cortesia il valore del karate va perso.”

Gichin Funakoshi Sensei



Morio Higaonna Sensei, Gasshuku Europeo Roma 2001


"Quando me ne sarò andato, qualcuno di voi
si isolerà nella foresta
o in montagna a meditare, mentre altri
berranno saké e godranno
la compagnia delle donne. Sono entrambi
modi eccellenti di Zen. Ma se qualcuno diventa
un ecclesiastico professionista, farfugliando
'la via dello Zen' sarà mio nemico. "

Ikkyu Sojun, poesia indirizzata ai suoi discepoli



"Coltivare la presenza nello Zen non è altro che rammemorarci, costantemente, di chi siamo e dove siamo in questo preciso momento... Sembra una banalità ma raramente comprendiamo chi siamo e ci rendiamo conto di dove siamo."

Paolo Taigō Spongia Sensei



"Un passero tutto solo canta per chi vuole ascoltare e non lo sa..."

Monica De Marchi








lunedì 6 novembre 2017

Schegge Budo e Zen - 6 novembre 2017
























“Qualcosa di inesauribile che proviene dal principio universale si trova nel corpo.“

Miyamoto Musashi



"Quando siamo davvero testimoni, quando diventiamo uno con la situazione che stiamo vivendo - essere senza casa, povertà, malattia, violenza, morte - la Giusta Azione scaturisce spontaneamente. Non dobbiamo preoccuparci riguardo a quello che dobbiamo fare. Non dobbiamo immaginare soluzioni che arriveranno nel futuro... Quando ascoltiamo con il nostro intero corpo-mente, l’Azione Amorevole scaturisce da sé.”

Bernie Glassman Roshi



A destra, Bernie Glassman Roshi seduto in Zazen ad Auschwitz


"Sapere che sappiamo quel che sappiamo, e che non sappiamo quel che non sappiamo, è questo il vero sapere." 

Confucio



"Quello che noi facciamo nella pratica quotidiana dello Zen è coltivare una presenza, più che nutrire un ricordo. Ma se noi stiamo attenti, consapevoli, non possiamo non percepire, non constatare la presenza anche di chi ci ha preceduto, non possiamo non constatare che stiamo camminando anche sulle loro gambe, percorrendo le loro tracce. Quindi quello che dobbiamo coltivare ogni giorno nei nostri cuori e nelle nostre menti, è il profondo senso di gratitudine e di responsabilità che abbiamo nell'ereditare questa occasione che è la vita umana."

Paolo Taigō Spongia Sensei







© Tora Kan Dōjō
www.iogkf.it
















venerdì 3 novembre 2017

Spendersi Senza Riserve



Mi capita di constatare spesso durante le lezioni nel dojo o durante un gasshuku che alcuni praticanti, anche con una certa esperienza, messi di fronte ad un esercizio piuttosto impegnativo fisicamente in termini di resistenza (soprattutto psicologica) pensano di affrontare il problema 'preservandosi' sin dall'inizio dal massimo sforzo, pensando forse di poter poi attingere alle 'energie risparmiate' nel momento di maggiore difficoltá.
Il risultato di questo atteggiamento è l'anticipazione emotiva della difficoltá, che viene cosí amplificata e affrontata con armi giá usurate condannandosi ad una ben piú grande fatica e sofferenza.

La nostra pratica é Shinken Shobu, combattere fino alla morte, spendersi senza riserve, al 100% in ogni momento.Esprimere la massima energia, vitalitá, entusiasmo... In ogni singolo gesto, sin dall'inizio.

Anche se si trattasse di ripetere migliaia di gedan barai in shiko dachi (esperienza che molti di noi hanno condiviso), l'eseguire ogni parata sin dalla prima con il massimo impegno mantenendo una posizione bassa e solida permette all'energia di rigenerarsi e di evocare un'indomabile spirito guerriero che ci sosterrá nei momenti di crisi.

Più ci si spende senza riserve e più ne si é rigenerati e si potranno superare limiti che mai avremmo pensato di poter valicare.
Tutto ciò che é 'risparmiato' é perso, nel dojo come nella vita quotidiana e nelle relazioni umane.

Scuotiamo dunque questo sacco d'ossa, quanto pensiamo ci rimanga ancora da vivere per poter dare il meglio di noi stessi?

 Ganbatte kudasai, fate del vostro meglio!


Taigō Sensei