giovedì 7 aprile 2011

Esortazioni rivolte ai Bambini e agli Studenti




Yamaga Sokō (山鹿 素行, 21 Settembre 1622 – 23 Ottobre 1685) fu uno stratega e filosofo giapponese che visse durante lo Shogunato Tokugawa. Era confuciano, e applicò l’idea confuciana dell’ ‘uomo superiore’ alla classe samurai in Giappone. Questa divenne una parte importante dello stile di vita samurai e del codice di condotta conosciuto come Bushidō. Yamaga scrisse una serie di opere che trattavano ‘Il Credo del Guerriero’ (bukyō) e la ‘Via del Gentiluomo’ (shidō).

Pubblichiamo un estratto che si riallaccia al tema del Reishiki, dell’Etichetta e del suo valore.
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Il sostegno alla persona lo si trova nel abbigliamento,nel cibo, nella casa e nella soddisfazione delle necessità quotidiane.
L’abbigliamento è una protezione dal freddo e dal caldo,e serve il rispetto della decenza, ideato a seconda del tipo di lavoro che uno svolge. C’è l’abito semplice e quello raffinato, quello colorato e quello ricamato, ciascuno con l’uso che gli è proprio.
E se non li usi in modo corretto,anche la tua mente ne resterà squilibrata.
Quando ti vesti in maniera informale la tua mente sarà di conseguenza rilassata,mentre se indossi un abito da cerimonia sarà controllata e attenta.
Quindi scegliere la qualità,il modello e la stoffa secondo le caratteristiche proprie dell’abito nutrirà in modo naturale il tuo umore.
Per quanto riguarda il bere ed il mangiare, regolano la sazietà e la fame, e alimentano il corpo, ognuno ha le sue regole di abbondanza o di semplicità.
Gli uomini forti di volontà non si vergognano del cibo povero.
Quando mangi a sazietà e indossi abiti caldi, diventi necessariamente pigro sul lavoro.
Se sei disordinato e sconsiderato nel mangiare e nel bere, perdi un aspetto cortese.
Se non mangi e bevi ad orari regolari,ma segui l’estro del momento perderai l’equilibrio tra fame e sazietà.
La casa protegge dall’umidità, dal vento, dalla pioggia e dalla rugiada, permette alla gente di riunirsi, consente di riposare e fornisce un posto alle cose.
Pur restando austera dovrebbe essere adatta agli incontri mondani.
Una massima antica dice che la dimora influenza gli stati d’animo.
L’acqua è fondamentalmente sempre uguale, ma a seconda del luogo può essere torbida, corrente oppure stagnante, di estensione vasta oppure ridotta, naturalmente diversa in ogni circostanza.
Come possiamo essere indifferente al luogo dove viviamo?
Tutto quello che usiamo nelle nostre attività durante il giorno è carico della nostra energia mentale,come un oggetto mobile.
Se osservi i principi per affinare i modi e arrangiare le forme verso la massima funzionalità, essi nutriranno il tuo umore.
Per voi figli e studenti, per disciplinare voi stessi dovete fare attenzione a quello che vedete ed ascoltate.
Il vedere e ascoltare sono dove la mente si rivolge per prima, quindi dovreste mantenere sempre un contegno ed un espressione corretti, e non guardare ed ascoltare in maniera distratta.
Se il vostro sguardo vaga non state guardando con attenzione; e se vi chinate lateralmente per udire non state ascoltando in modo educato.Di conseguenza la vostra mente è distratta.
Riguardo al parlare, la regola è essere essenziali, mentre la circospezione è indice di prudenza, dite quello che dovete dire e rispondete quello che dovete rispondere, mantenendo nella vostra mente un atteggiamento di deferenza e fate un cenno di riconoscenza agli astanti prima di prendere parola.
Se però anche l’espressione del vostro viso non è genuina, la gente avrà un’impressione di falsità.
In genere parlare in fretta, prediligere la conversazione intelligente e puntare sull’eloquenza sono difetti della frivolezza autoaffermativa.

Evitare sempre di esprimersi in maniera volgare, debole, indulgente, calcolatrice, venale, lasciva e edonistica, e non soffermarsi o ironizzare sugli errori di governo o sui mali di terze persone.
Nella corrispondenza scritta non avete bisogno di citare i classici e non dovreste usare una prosa anticonformistica o caratteri inusuali.
Tenete nella massima considerazione ciò che è adatto al momento,con grande attenzione alle formule di cortesia.
Non siate troppo inclini a modificare le espressioni tradizionali sulle basi del vostro talento letterario.
A tale proposito si dice che la musica e le buone maniere non sono materie di discussione personale.
Interrogatevi sempre, cercate di capire dove il vostro carattere è instabile e dove è stabile, quali sono i vostri punti di forza e quali quelli di debolezza, riducete gli eccessi e rinforzate ciò che è scarso.
Nel tempo libero date la precedenza agli altri; nel lavoro siate al primo posto.
D’altro canto, ciò che la marzialità richiede come dovere si riduce sostanzialmente a questo:
Nelle emergenze e nella battaglia non demandare ad altri.
La Via risiede in ogni aspetto del comportamento e delle attività quotidiane.
Per i cavalieri pensare solo alle manovre militari trascurando le maniere della vita ordinaria non è il comportamento coraggioso di un uomo nobile.
Se state seduti a lungo in modo rigido, le vostre gambe si intorpidiscono e vi sarà difficile alzarvi e correre via in caso di necessità.
Se tenete sempre le mani in tasca per paura che si raffreddino,o usate della crema contro le screpolature, in entrambi i casi vi sarà difficile usarle nell’emergenza.
Se i movimenti delle vostre mani e dei vostri piedi non sono scattanti, come guerrieri non sarete di alcuna utilità.
Si tratta di addestrare i piedi e le mani, ed abituare il corpo a comportarsi in modo educato.
Il corpo è dove risiede la mente.
Prestando attenzione ad avere un aspetto garbato in movimento, da fermi e da seduti, da straiati, nelle espressioni del volto, nel tono della voce, quando siete di fronte e quando camminate, se non agite a casaccio, allora anche la vostra mente diventerà ordinata.


Yamaga Soko
(1622-1685)



1 commento:

  1. è incredibile come parole vecchie di tre secoli riescano ad essere, riga per riga tutte così attuali.
    E come siano strettamente collegate a uno degli obiettivi principali dell'iogkf, preservare lo spirito del karate tradizionale attraverso la cura dei kata.
    ho personalmente dovuto fare uno sforzo per arrivare a considerare l'aderenza ad una forma come un atto libero. Eppure devo dire che sempre più riesco a vedere la libertà connaturata con l'accettazione di questo limite, l'accettazione in senso lato del finito. il rispetto per ciò che ci è dato e la volontà di tramandare ai nostri figli, richiede coraggio e consapevolezza, ma anche una forte dose di creatività. sapersi inventare partendo dalle regole del gioco. ma sapendo che prima delle regole c'è un soggetto che si interroga con coraggio e consapevolezza, assumendo su di se ciò che da sempre gli è richiesto, ciò che da sempre è.
    nelle emergenze e nelle battaglie non demandare ad altri...

    emilio

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